Cos'è il Pkk, la storia del partito di miliziani curdi in guerra con la Turchia per i diritti della minoranza, gli attentati e l'arresto di Ocalan in Italia
Il Pkk, partito dei Lavoratori del Kurdistan fondato nel 1978 da Abdullah Ocalan, potrebbe presto sciogliersi segnando così la fine di una lotta armata dei militanti separatisti contro la Turchia, durata 40 anni. L’appello del leader, che dal carcere ha invitato i membri ad avviare un processo di pace, potrebbe infatti segnare una svolta storica in vista di un dialogo con le istituzioni turche, in particolare con il presidente Erdogan.
Il gruppo ideato da un movimento studentesco di stampo socialista, che in Europa e Usa è stato inserito nella lista delle organizzazioni terroristiche, negli anni ha affrontato numerose battaglie con lo scopo di far nascere uno stato indipendente curdo, che garantisse i diritti alle persone appartenenti alla minoranza sunnita. Una componente che rappresenta circa il 20% di tutta la popolazione turca, specialmente concentrata nell’area di confine a Sud-Est, tra Siria, Iran e Iraq.
Dalle ideologie rivoluzionarie si passò subito all’azione di lotta armata, con l’insurrezione nel 1984, alla quale sono seguiti numerosi attentati, compiuti in aree urbane e rurali alcuni anche nelle principali città come Ankara e Istanbul, che hanno negli anni provocato più di 40mila morti, per la maggior parte civili, vittime degli attacchi e della repressione del governo.
Cos’è il Partito Pkk, la lotta armata contro la Turchia e l’arresto di Ocalan in Italia
Dopo 40 anni di lotta armata potrebbe presto concludersi la storia del partito Pkk curdo con uno scioglimento al quale potrebbe far seguito uno storico accordo di pace con la Turchia. L’appello di Ocalan infatti, è arrivato in un momento in cui il gruppo risulta fortemente indebolito, soprattutto dopo la rivolta in Siria, dove si era concentrata nell’ultimo periodo la maggioranza dei militanti che operavano soprattutto nei territori di confine. L’importante ruolo del governo turco, nel sostenere la caduta del regime di Assad, ha poi influito sulla sicurezza di cui potevano godere i membri del partito combattenti.
Specialmente dopo la dichiarazione, data in occasione dell’insediamento di Al-Jolani, nella quale il ministro degli esteri Hakan Fidan annunciava: “Libereremo Siria e Turchia dal terrorismo” invitando i miliziani armati del Pkk ad abbandonare il paese. Il fondatore Abdullah Ocalan, dopo aver guidato numerose operazioni, arrivando ad arruolare oltre 10mila uomini, fu arrestato in Italia nel 1998, dove arrivò nel tentativo di porre sotto attenzione la questione della minoranza curda in Europa. Successivamente fu consegnato ai turchi e poi condannato all’ergastolo da scontare nel carcere dell’Isola di Imrali.