Christian Day/ Quando l’orgoglio cristiano eccede e sfocia in insulti verso gli altri

- Alessandro Nidi

Christian Day, la città di Roma ha ospitato la manifestazione. Toni pacifici, ma c'è chi ha insultato gli omosessuali e le altre religioni

rosario preghiera pixabay 640x300 (Pixabay)

Si è tenuto quest’oggi, a Roma, il Christian Day, ribattezzato il giorno dell’orgoglio cristiano, capace di raccogliere migliaia e migliaia di fedeli provenienti da ogni angolo del Belpaese pronti a gridare, in determinati casi ricorrendo addirittura a cori da stadio, la loro Fede e il loro amore incondizionato verso Gesù Cristo. Un appuntamento che Fanpage.it ha documentato nel dettaglio, con immagini e un articolo nel quale vengono riportati alcuni dettagli che offrono una chiave di lettura alternativa di quest’evento: “Gli integralisti – scrive l’inviato di Fanpage.it – non vogliono sentirselo dire, però poi leggono il Levitico, il libro biblico meno letto e più incerto, che parla dell’omosessualità come un abominio di fronte a Dio. Ce l’hanno con l’omosessualità però poi non sanno che accanto alla condanna dell’omosessualità, nel Levitico, c’è pure quella verso chi mangia crostacei e nei confronti di chi si rade, uomo o donna che sia. Però votano Salvini, su questo sono prontissimi, non negano e rivendicano. E sono le stesse persone che prima chiedono rispetto verso i musulmani e poi accusano le altre religioni di amare le vacche e i topi.

CHRISTIAN DAY: “L’APOCALISSE STA ARRIVANDO”

Il Christian Day a Roma ha anche suggerito punti di vista inediti per quanto concerne gli accadimenti internazionali verificatosi nell’ultimo periodo. C’è chi, sempre ai microfoni di Fanpage.it, ha asserito con inscalfibile convinzione che “l’Apocalisse sta arrivando e gli incendi in Australia lo provano” e chi, invece, spera di “crepare presto per raggiungere la vera vita”. Opinioni rispettabili, senz’ombra di dubbio, ma che, analizzate singolarmente, generano qualche perplessità e colgono di sorpresa proprio per le presunte certezze su cui poggiano le proprie fondamenta. “Al Christian day – si legge nell’articolo di Fanpage.it – si sono ritrovati da tutta Italia per far sentire la propria voce contro l’offesa che alcune opere artistiche avrebbero rivolto alla religione e alla figura di Cristo. E, nel ritrovarsi, hanno portato avanti disvalori anti costituzionali, tra l’altro chiedendo – non a caso – di cambiare la Costituzione. Ho sentito di tutto: la signora che propone di rendere ‘e bestemmie reato’, o quella che urla agli uomini di tutto il mondo di smettere di accoppiarsi. E poi, per par condicio, lo urla anche alle donne. La Fede va rispettata, per l’amor del cielo, ma senza estremizzarla e renderla un insulto verso gli altri.





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