Ruolo da mediatrice per la Cina nei colloqui tra Iran e Arabia Saudita, che ripristinano i rapporti diplomatici: Pechino sgambetta gli USA in Medio Oriente
Questa è la nota stampa rilasciata da Iran e Arabia Saudita e dalla mediatrice Cina: “Dopo l’attuazione della decisione, i ministri degli Esteri di entrambe le nazioni si incontreranno per preparare lo scambio di ambasciatori. I colloqui si sono svolti nell’arco di quattro giorni. Il ristabilimento dei legami e la riapertura delle ambasciate dovrà avvenire entro un periodo massimo di due mesi”.
IRAN E ARABIA SAUDITA, ACCORDO DIPLOMATICO CON LA REGIA DELLA CINA
Come si legge in un commento pubblicato sul quotidiano “Il Foglio”, siamo di fronte alla prima vittoria regionale per la leadership cinese, che “ha sempre usato la sua azione diplomatica per costruire rapporti bilaterali nell’interesse interno, e non multilaterale. […] Per ognipartnership che si rompe, per ogni dissidio nelle relazioni con l0America, la Cina è pronta a prendere il suo posto e a offrire di più. E spesso l’avvicinamento all’una o all’altra potenza è funzionale al rialzo dell’offerta”.
Sì, perché la Cina risulta essere il partner commerciale numero uno dell’Arabia Saudita, soprattutto per ciò che concerne il petrolio: nel 2021 “quasi la metà degli 87,3 miliardi di dollari di scambi tra i due Paesi è venuta dalle importazioni di greggio della Cina – prosegue ‘Il Foglio’ –. Secondo gli analisti, Pechino ieri ha messo il timbro su un negoziato, quello tra Arabia Saudita e Iran, a cui aveva già lungamente lavorato l’ex primo ministro iracheno Mustafa al Kadhimi. Per la Cina, però, si tratta soprattutto d’immagine, e di un colpo diplomatico che mette in ombra l’azione statunitense”.
