Riunione della Commissione vigilanza durante la consueta audizione del martedì pomeriggio. Presente il presidente della Rai Paolo Garimberti. Il quale ha dovuto suo malgrado rispondere a una domanda posta dal capogruppo Pdl Alessio Butti che voleva chiarimenti rispetto all’opinione del presidente Rai sul Tg3. Se cioè fossero solo loro, del Pdl, a notare faziosità, a ravvisare problemi di mancato pluralismo nell’informazione del telegiornale della terza rete. Costretto a dare una risposta, Garimberti ha dovuto confessare che esiste “un problema Tg3”. Proprio questo lunedì il dirigente Rai ha infatti telefonato al direttore della testata giornalistica Bianca Berlinguer per farle notare che i lanci del suo telegiornale in prima serata non erano “obiettivi”. Per Garimberti si tratterebbe di un problema “in termini di distinzione tra opinioni e notizie ma non in termini di completezza di informazione”. La replica di Bianca Berlinguer è stata quella di dichiararsi stupefatta delle critiche ricevute. Dice che dopo due anni di direzione del Tg3 ha ricevuto dal direttore una sola telefonata: quella di lunedì sera. “Durante il colloquio mi è stato fatto notare che il conduttore delle 19.00 in due lanci non aveva adeguatamente distinto tra notizie e commento. Oggi, sorprendentemente, dopo aver affermato che non è in discussione ‘la completezza dell’informazione offerta dal Tg3’ il presidente ha tuttavia sostenuto che esisterebbe ‘un problema Tg3′”. Secondo la giornalista il Tg3 invece ha sempre dato spazio a tutte le opinioni.Dopo aver affrontato il caso Tg3, Garimberti ha parlato anche del Tg1 relativamente alle recenti denunce da parte del presidente della Camera Gianfranco Fini, in particolare per due servizi andati in onda il 13 e 14 ottobre. Due servizi che Garimberti ha definito il primo un servizio tendenzioso e che mancava di contraddittorio. Il giorno dopo, poi, l’editoriale del direttore Minzolini ha aggravato il problema: non ha permesso la replica, ma ha reiterato l’accusa a Fini. Qualcosa che nel servizio pubblico, ha spiegato, non deve e non può accadere, anche se Fini, ha detto, avrebbe dovuto fare richiesta specifica cosa che avrebbe costretto il direttore del Tg1 a fare rettifica.
Con Minzolini, spiega ancora il presidente della Rai da due anni non c’è più alcun dialogo per cui non ha potuto confrontarsi con lui sull’accaduto. Il Tg1 ha comunque un problema di pluralismo che va affrontato non in chiave politica. In tal caso in Consiglio di amministrazione si andrebbe al voto con risultato scontato.