E’ morta Diane Cilento, ex moglie dell’attore Sean Connery. Anche lei attrice, aveva sposato Connery nel 1962, nel pieno del periodo in cui interpretava la famosa serie cinematografica di James Bond. Avevano poi divorziato undici anni dopo, nel 1973. La Cilento, australiana figlia di emigrati italiani (era nata a Brisbane nel 1933) si risposò una seconda volta nel 1985 con Anthony Shaffer, sceneggiatore, rimanendo vedova nel 2001. Parlando degli anni trascorsi insieme a Sean Connery, diceva spesso di non voler essere ricordata soltanto come la moglie di James Bond: “La gente vuole sapere cosa si prova ad essere la signora Bond, ma nella mia vita ho avuto esperienze molto più interessanti di questa”. Nel 2006 aveva anche pubblicato una autobiografia intitolata “My Nine Lives”, le mie nove vite, alludendo alle tante esperienze umane e di lavoro della sua vita. Nel libro dice apertamente che proprio il ruolo di James Bond, allora il maggior sex symbol al mondo, del marito era stata la rovina del loro matrimonio. Non solo: diceva anche che dopo il loro divorzio, Connery ne avrebbe ostacolato la carriera, che infatti precipitò nel dimenticatoio nonostante continuasse a prendere parte a diversi film. I due avevano avuto insieme anche un figlio, Jason. Aveva cominciato la carriera nei primi anni anni Cinquanta quando si era trasferita in Inghilterra per studiare recitazione alla London’s Royal Academy of Dramatic Art. Ottiene ben presto delle parti che le portano immediato successo, ma il momento più importante della sua carriera coincide con la partecipazione al film “Tom Jones” nella parte di Molly Seagrim uscito nel 1963 e per il quale ricevette anche una nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista. Prima di sposare Sean Connery era stata sposata con Andrea Volpe. Tra gli altri attori con cui ha recitato nel corso della sua carriera, anche Charlton Heston e Paul Newman. A partire dagli anni Ottanta era tornata a vivere in Austrlia, nel Queensland, dove dirigeva un particolare tratro sito inmezzo alla foresta, il Karnak Theatre, considerato un avveniristico e visonario tipo di teatro diverso da quanto comunemente conosciuto.