Con la puntata di Annozero di ieri si è consumata luscita di scena di Michele Santoro dalla Rai? Pare di no. Il conduttore è stato chiaro e al contempo sibillino circa le proprie intenzioni. Fino ad oggi, ha lavorato in Rai perché una sentenza della Corte dApello imponeva a Viale Mazzini di concedergli uno spazio televisivo. Dato il probabile ribaltamento dellimminente sentenza della Cassazione, tuttavia, le parti hanno deciso di far cessare gli effetti della sentenza e porre fine al rapporto. Ma Santoro, dal momento che laccordo non lo esclude, intende continuare a collaborare con la Rai. Ma a quali condizioni? Vuole che gli si faccia una proposta o che le sue vengano accettate? E, al contempo, lavorerà per altre emittenti? «Presidente Garimberti ha esordito Santoro rivolgendosi, nella puntata di ieri, al presidente Rai -, le devo dire una cosa. E bene che tutti quello che ci stanno ascoltando la capiscano. Ho fatto un accordo che metteva fine alla vicenda giudiziaria. Ma in questo accordo, cè scritto a lettere maiuscole: Santoro può continuare a collaborare con la Rai. Attenzione: anche da domani.
Poi, ha proseguito: «Mi piacerebbe che lei, presidente Garimberti, che è artefice del suo destino, come io lo sono del mio, ma insieme dovremmo essere artefici del destino della Rai, la facesse questa discussione nel suo Consiglio dAmministrazione e, una buona volta, vorrei capire se una trasmissione come questa la volete o non la volete.
A questo punto, un minaccioso avvertimento: «Non voglio portare in piazza in nostri colloqui riservati, perché voglio essere buono con lei.
E ancora: «Però vorrei che lei questa decisione, adesso che siete liberi e non ci sono più i giudici dietro la porta, la prendesse.
La proposta, infine: «Io non ho ancora firmato con nessun altro editore e quindi, da domani, teoricamente, potrei essere disponibile a riprendere questo programma al costo di un euro a puntata per la prossima stagione.
La replica di Garimberti non si fa attendere: «Io credo che il lavoro vada retribuito come è giusto, ha detto. E, siccome «Santoro è una grande star e ha alti ascolti non si deve parlare di un euro ma sulla base di quello che è il mercato: non scherziamo sul lavoro. Il resto è soltanto pura demagogia e come dicevano i Poeti Maledetti Epater le bourgeois’ (scandalizzare la borghesia, ndr) e io non sono né bourgeois né santoriano. Sulla collaborazione, infine, è stato chiarissimo: «Santoro conosce le procedure, e se vuole fare una trasmissione presenta un progetto al direttore generale perché il presidente non c’entra nulla in questa fase, semmai in un secondo tempo. Lanciare a me questa sfida ed essere tirato per la giacchetta io non lo accetto.
Non è finita qua. Più tardi, è giunta la controreplica di Santoro: «Visto che non ha nemmeno il coraggio di sottoporre al voto del Consiglio la mia proposta di continuare la collaborazione con la Rai, lo rassicuro sulla mia volontà di finire qua la polemica. inutile continuare il dialogo con chi cerca di imitare Ponzio Pilato senza averne la statura.
Ora, invece, sarà veramente finita?
IL VIDEO DI YOUTUBE DI SANTORO CHE SI PROPONE AD UN EURO A PUNTATA