Ballarò, riassunto puntata 13 novembre 2012 (video Rai) – Nella consueta puntata settimanale di Ballarò, condotta come sempre da Giovanni Floris su Rai Tre, si torna a parlare in particolare delle imminenti primarie del centrosinistra, a seguito del confronto televisivo avvenuto pochi giorni fa, e dellattuale situazione economica in cui versa il Paese a distanza di un anno dallinsediamento del governo presieduto da Mario Monti. Nella serata di ieri sono intervenuti in studio il governatore della Regione Puglia nonché leader di Sel Nichi Vendola, lesponente del Popolo della Libertà Guido Crosetto, il viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Michel Martone, il filosofo Dario Antiseri, leconomista Veronica De Romanis, leditorialista del quotidiano La Repubblica Concita De Gregorio, il direttore del quotidiano Il Messaggero Mario Orfeo, in collegamento il presidente Ipsos Nando Pagnoncelli ed il tributarista Raffaello Lupi. Come consuetudine la trasmissione incomincia con la copertina sarcastica curata dal comico genovese Maurizio Crozza il quale, ovviamente, si concentra soprattutto sulle primarie del centrosinistra e in particolar modo sul confronto politico tenutosi la sera precedente e andato in onda su Sky e Cielo. Crozza ironizza su ogni partecipante, utilizzando lironia che si era scatenata poco prima del dibattito in cui i candidati erano stati raffigurati come i personaggi dei Fantastici 4, tratti dai fumetti Marvel, diventati poi cinque con Bruno Tabacci nelle vesti di Silver Surf, Laura Puppato in quelle della donna invisibile, Bersani diventa la Cosa, Renzi la torcia umana e Nichi Vendola mister Fantastic. Crozza si chiede in maniera ovviamente ironica quanto avrà giovato questo confronto politico al Movimento Cinque Stelle di Grillo, quantificandolo occhio e croce a un 20%. Il comico riserva poi unaltra battuta alle risposte che i candidati hanno dato riguardo al personaggio da cui traggono ispirazione, con Vendola che ha citato il Cardinal Martini, Renzi Nelson Mandela e Bersani Papa Giovanni. Passando alla trasmissione vera e propria, la discussione prende inizio da alcuni dati allarmanti che indicano come la situazione italiana, nonostante tutti i sacrifici fatti, sia in continuo peggioramento. Dal 2007 al 2014 le previsioni fiscali parlano di una perdita di potere di acquisto da parte dei redditi percepiti dai lavoratori italiani che complessivamente arrivano a 90 miliardi di euro e che in termini percentuali corrispondono a una perdita di potere pari al 4,11%. proprio di oggi la dichiarazione tramite sociale network del Ministro Passera attraverso la quale annuncia come probabilmente a breve si assisterà ad un taglio di ulteriori 4028 posti di lavoro nella pubblica amministrazione per poter arrivare a risparmiare ulteriori 390 milioni di euro allanno. Il dato senza dubbio più preoccupante, e ritenuto tale in maniera condivisa da parte di tutti, è quello relativo al debito pubblico che dallinizio del 2012 è aumentato di 88 miliardi di euro fino ad arrivare alla fine del mese di settembre a 1995 miliardi di euro confermandosi il terzo debito al mondo. In tutto questo cè poi sempre la questione riguardante i problemi a cui devono far fronte alcune categorie di lavoratori italiani che non riescono, con un reddito così basso, ad arrivare alla fine del mese. Da contraltare poi fanno gli incredibili e sproporzionati stipendi che prendono i funzionari dellamministrazione pubblica che nonostante tutto continuano a percepire redditi annui che al lordo delle tasse vanno da 150 mila euro fino a 300 mila euro. Vendola propone di porre una sorta di rapporto tra i vari stipendi al fine di non ritrovarsi in situazioni in cui cè gente che campa con 1000 euro al mese mentre altre che invece percepiscono oltre 20 mila euro al mese. Per Crosetto, la discussione non è centrata sul fatto che gli stipendi siano alti o meno, quanto piuttosto sul fatto che tali dirigenti e funzionari effettivamente operino in maniera corretta portando un servizio utile ai cittadini. Si giunge così alla considerazione secondo cui in effetti tutto lapparato pubblico italiano non funziona e per questo non si è in grado di limare gli sprechi, recuperare i crediti, abbattere il livello di evasione e quantaltro. Per quanto riguarda loperato del governo Monti, invece, si mostrano piuttosto critici sia Vendola che Crosetto soprattutto per la mancanza di una politica rivolta verso gli investimenti e per il riassetto del sistema pensionistico che grava in maniera troppo pesante sulle nuove generazioni.