Pomeriggio 5, riassunto puntata 3 maggio 2012 – Nella prima parte di Pomeriggio 5 di quest’oggi si parlerà di vari casi di cronaca: in particolare, le condizioni di salute precarie di Giulio Andreotti, ricoverato al policlinico Gemelli di Roma e quello di un uomo barricato in una sede Equitalia, dove ha preso in ostaggio vari funzionari. Aggiornamenti saranno dati anche sul caso della scomparsa di Roberta Ragusa. La prima notizia letta è proprio quella del Senatore a vita Giulio Andreotti: le condizioni sono severe, la prognosi riservata, ma sembra che non sia in pericolo di vita. Il tutto, come spiega in collegamento telefonico l’inviato Roberto Lamura, è partito da una crisi respiratoria a seguito di una bronchite mal curata. Rispetto alle notizie di alcune ore fa, Lamura aggiunge come il senatore si sia risvegliato e abbia trovato anche il tempo di scherzare con alcuni medici. Un’Ansa di alcuni minuti prima riporta poi la notizia di un uomo, armato di un fucile, rinchiusosi nella sede di Equitalia. Carlo Quiri, direttore del “Giornale di Bergamo”, racconta la questione: “Pare che non sia certo si tratti di una sola persona. Si è sentino uno sparo, e l’uomo, o gli uomini, sono barricati nella sede di Romano di Lombardia, vicino Milano. Dice di voler parlare con la stampa, minaccia l’omicidio e il suicidio, e sta per entrare in azione un reparto speciale dei Carabinieri”. L’atmosfera di cronaca viene spezzata per un attimo da due notizie: il lancio dal paracadute di una 104enne (entrata nel guinnes dei primati) e la rottura definitiva tra Raffaella Fico e Mario Balotelli, ai ferri corti per le varie rivelazioni di Jennifer Thompson, a suo dire amante di lungo termine di Mario. Si torna poi a parlare di cronaca: viene fatto da Barbara un appello per la scomparsa di Pietro Lodi. Il comunicato è fatto dal figlio Gustavo, che è al telefono: il giovane racconta i fatti, spiegando come il padre sia uscito di casa alle 9 di mattina per pagare alcune bollette, senza più tornare. E a proposito di persone scomparse, le speranze di ritrovare Roberta Ragusa si affievoliscono: si continua a indagare su Antonio Lolli, estendendo le ricerche anche alla famiglia. Gli inquirenti hanno infatti deciso di ascoltare anche il fratello Roberto e la madre. In collegamento da Roma la criminologa Immacolata Giuliani, mentre da Gello (PI), c’è l’inviata Manuela Febbo. Da Ascoli Piceno c’è Natalia Encolpio de “Il resto del Carlino”. Al telefono, invece, Federico Cortesi de “La nazione” e Piero Civalleri (del gruppo di volontari “ritroviamo Roberta Ragusa”). Civalleri racconta come le ricerche riprenderanno la prossima settimana: “Verranno effettuati dalle forze dell’ordine e dai volontari della protezione civile, noi incentiviamo soltanto. Questo per dire che non vi partecipa gente comune, che potrebbe sottovalutare un piccolo indizio”. Poi, continuando, spiega come il raggio è esteso a 20 km: “Voglio anche precisare che non sono terminate: continuano anche ora in borghese, appositamente per essere agevolate”. E la criminologa Giuliani conferma il fatto che non si siano mai interrotte: “I gruppi su Facebook dicono spesso inesattezze: non si sono arrestate, è giusto precisarlo”.
La Febbo poi racconta come Roberto, fratello di Antonio, si sia chiuso nel silenzio, dichiarando di parlare solo con gli inquirenti. Barbara mostra poi una ricostruzione del possibile percorso fatto da Roberta quella notte, quando è scomparsa, cosi come ipotizzata dalla trasmissione Quarto Grado. Ma su quella strada nessuno l’ha vista, compresi gli occhi delle telecamere. La Encolpio racconta di alcune contraddizioni nella versione di Antonio Lolli, compreso il fatto che, nonostante lo neghi, probabilmente potrebbe essere uscito per recarsi alla scuola guida nottetempo, proprio quel giorno. Cortesi concorda con questo elemento, ma aggiunge: “Le più grandi contraddizioni sono il fatto che lui non abbia notato se lei fosse a letto o meno, e che non ricordi come fosse vestita”. Poi, l’ultima notizia di cui si occupa Barbara è quella dell’uccisione del tassista Luca Massai, massacrato di botte da tre persone per aver investito il loro cane. La cosa incredibile è che, dei 20 testimoni presenti al fatto, solo quattro si sono recati in aula per testimoniare, in un muro di omertà evidentemente alimentato dalla paura: pare infatti che già l’auto di uno dei testimoni sia stata bruciata.In collegamento telefonico Salvatore Luca, ex collega della vittima, racconta i fatti: “Ho scoperto dalla stampa che i testimoni non si erano recati li. E’ uno scempio, anche se so che quei quartieri sono pericolosi”.Ettore Martinelli del PD e Alessandro Morelli (Lega Nord) danno la loro opinione, e sono concordi nel ritenere che la politica, in casi come questi, non funziona a prescindere dal colore.Infine, assieme ai due inviati, si dà un’ultima opinione sul caso dell’uomo barricato nella sede di Equitalia: Morelli e Martinelli sono contrapposti. Il primo parla di stato “vampiro”, mentre il secondo fa notare che questo è un atto criminale. Quiri da poi ultimi aggiornamenti: pare che un carabiniere sia riuscito a entrare e stia conducendo le trattative con l’uomo.