Stasera, con il terzo atto, Cenerentola una favola in diretta si chiude su Rai Uno, alle ore 20.30. La magia dell’opera musicata da Gioacchino Rossini ammalia il pubblico di Rai Uno, che grazie a una scelta di grande qualità e in un certo senso coraggiosa si confronta e si emoziona grazie alla magia e alla suggestione delle immortali note dell’opera lirica. Ma Cenerentola non è solo opera, è anche spettacolo grazie alla perfetta regia di Carlo Verdone, che ha ambientato la sua Cenerentola nei palazzi più sontuosi di Torino. Lo spettacolo è ambientato nei ‘tesori’ della ‘Corona dei capolavori Sabaudi’, che nella città di Torino comprende la Villa dei Laghi, nel Parco della Mandria, (Venaria Reale), la Residenza Reale e l’antica Residenza della Caccia, situata nelle terre di Stupinigi. Un film in diretta tv per la regia di Carlo Verdone. Firma la cinematografia Ennio Guarnieri. Dirige lOrchestra Sinfonica Nazionale Rai, il Maestro Gianluigi Gelmetti. La prima parte, iniziata alle ore 20,30 è durata circa un’ora: a Torino, l’inizio della favola parte dalla Biblioteca Reale, luogo in cui alcuni studenti sfogliano il libro con la storia di Cenerentola (Lena Belkina): quest’ultimo, aprendosi, offre uno scorrere di raffigurazioni animate che narrano l’infanzia di Cenerentola, raccontando la storia dei tempi felici della sua infanzia fino ad arrivare alla morte dei propri genitori e all’apparire di Don Magnifico (Ruggiero Raimondi), il suo patrigno. La stupenda illustrazione animata, caratterizzata da ricchi ambienti e sfarzosi abiti, accompagna gli spettatori negli stupendi interni di Villa dei laghi nel Comune di Venaria Reale, la dimora di Don Magnifico, in cui vediamo la povera Cenerentola maltrattata dalle sorellastre, picchiata dal patrigno, ma aiutata da Alidoro (Renzo Regazzo), precettore camuffato e dalla presenza del Principe Ramiro (Edgardo Rocha), travestito da stalliere. Segue il reale stalliere Dandini (Simone Alberghini), utilizzato necessariamente come ‘copia’ per poter comprendere quale fanciulla può meritare davvero di sposare Don Ramiro. Le odiose sorellastre Tisbe e Clorinda (rispettivamente Nunzia Vestri e Anna Kasyan) e il loro padre, cadono tranquillamente nell’inganno, mentre il limpidissimo cuore di Cenerentola, finisce con l’innamorarsi di quel buono e gentile stalliere dall’animo nobile. Nel finale della prima parte, Cenerentola chiede di poter partecipare al ballo purtroppo senza ottenerne il consenso ma il premuroso Alidoro, capisce che nella ragazza è nato un profondo sentimento per il suo innamorato e decide di aiutare in segreto la dolce fanciulla a prepararsi per partecipare alla festa. Alle ore 23,30 riprende lo spettacolo il secondo atto, della durata di circa 40 minuti. In questo secondo atto, assistiamo ad ulteriori preziose scene d’animazione che accompagnano la carrozza che accoglie sia Cenerentola, sia Alidoro, mentre si avviano verso Stupinigi, per raggiungere l’antica Residenza Reale di Caccia, il luogo in cui si tiene l’atteso e fastoso ballo. Intanto le due perfide sorellastre sono già lì, accompagnate dall’irritante e alterato Don Magnifico. Quando Cenerentola giunge al ballo, non può essere riconosciuta da nessuno perché è protetta da uno strategico velo che le permette di tenere coperto il viso. Continua alla pagina seguente.
Mentre danza con il “finto” principe Dandini, la fanciulla rifiuta ogni suo corteggiamento, parlandogli di gentile stalliere al quale lei ha donato il suo cuore. Tutto questo fa sbocciare le speranze nell’animo di Don Ramiro, che inizia un canto in cui dichiara il suo immenso amore per quella dolcissima ragazza che si è innamorata di lui fin dall’inizio, pur credendolo un semplice stalliere. Ma oer Cenerentola non sarà facile realizzare il suo sogno d’amore…