Tra i componenti della squadra capitanata da Claudio Cecchetto in Io canto 4, il talent show di Canale 5 condotto da Gerry Scotti, c’è Nicola Paltrinieri. Il ragazzo si è contraddistinto non solo per la grande bravura e la padronanza mostrate, ma anche per la scelta inusuale di presentare un repertorio molto più impegnato rispetto a quello che di solito distingue i bambini che partecipano allo spettacolo. Nicola Patrinieri ha appena compiuto quattordici anni essendo nato nell’ottobre del 1999 a Quistello, nell’entroterra di Mantova, ove il padre Stefano gestisce il bar gelateria Marchesi. La mamma è invece impiegata al comune di Concordia, centro della provincia modenese. Da quest’anno ha iniziato a frequentare la scuola superiore, scegliendo il liceo musicale.
Nonostante la giovane età, Nicola può esibire un curriculum già discretamente corposo, che lo ha visto trionfare nel 2010 al concorso Io vagabondo, riservato agli under 40 e dedicato al compianto Augusto Daolio, il grande cantante dei Nomadi deceduto nel 1992 lasciando un vuoto incolmabile nei cuori dei fan del gruppo. Nel febbraio del 2011, ha aperto il XIX tributo ad Augusto. In quella occasione, ha anche presentato un suo brano Augusto per la vita, che ha naturalmente toccato il cuore degli intervenuti. Nel 2012 ha invece partecipato al Festival di Castrocaro, con un altro suo componimento, Il mondo che verrà, nel quale ha raccontato le sue impressioni dopo il terremoto che aveva interessato la zona in cui vive.
Il suo interesse alla musica è nato molto presto e sin da quando aveva nove anni, Nicola ha iniziato a dedicarsi allo studio di canto e chitarra classica sotto la guida di Ylenia Bosi e Renato Giorgi. Ma soprattutto ha iniziato ad ascoltare la musica che piace ai suoi genitori, quella di Francesco Guccini e dei Nomadi, rimanendo impregnato delle tematiche e atmosfere che da sempre caratterizzano quelli che sono considerati tra i maggiori artisti della nostra scena musicale. Senza alcuna costrizione, è stato presto conquistato da un repertorio abbastanza inusuale per un ragazzo così giovane, indice di una certa maturità, che lo ha spinto presto a misurarsi con alcuni dei pezzi più noti della musica italiana degli ultimi decenni. Tanto da scegliere di cantare uno storico pezzo di Guccini, uno dei più famosi in assoluto, Il vecchio e il bambino alla seconda puntata di Io canto 2013, con una misura che ha conquistato tutti, a partire da Claudio Cecchetto, il quale lo ha scelto per la propria squadra, dopo avergli detto che sembra cantare i pezzi dell’artista modenese da sempre.
Il modo in cui ha saputo restituire le atmosfere del brano e la matura freschezza con cui ha saputo affrontare un pezzo non facilissimo da interpretare, proprio per la complessità del tema trattato, ha suscitato ammirazione anche da parte di Gerry Scotti. Un consenso che si è rinnovato quando Nicola ha dato vita a un’altra ottima performance, cantando “Bridge over troubled water”, storico brano di Simon e Garfunkel. Ora naturalmente molti aspettano le sue ultime esibizioni a Io canto 4, che potrebbero essere il prologo per un futuro che, anche a giudicare dalle esperienze accumulate sinora, sembra destinato a riservare più di una soddisfazione al ragazzo di Quistello.