QUARTO GRADO/ Speciale Sarah Scazzi: la condanna di Sabrina e Cosima. Lintervista a Valentina Misseri. Puntata 21 aprile

- La Redazione

Ieri sera è andata in onda una puntata speciale di Quarto grado dedicata al caso di Sarah Scazzi, dopo la condanna all'ergastolo per Sabrina e Cosima Missseri

infophoto_scazzi_sarah_sabrina_misseri_cosima_serrano_R439 Foto InfoPhoto

In nome del popolo italiano la corte condanna Serrano Cosima e Misseri Sabrina allergastolo: con queste parole sabato è stato definitivamente segnato il destino di Sabrina e Cosima, rendendo inutili i molteplici tentativi di Michele Misseri di rivendicare lomicidio della piccola Sarah Scazzi. Salvo Sottile per loccasione ha proposto una puntata speciale di Quarto Grado dedicata al caso, andata in onda ieri, domenica 21 aprile. Con tre inviati diversi, dal tribunale di Taranto, da casa Misseri e da casa Scazzi, si cerca di ricostruire le motivazioni della sentenza e le reazioni di tutti i protagonisti dopo di essa. Perchè piangi figlia? Lo sapevamo che finiva così, sono state le uniche parole di Cosima, captate sullauto che le riportava in carcere, quando Sabrina è scoppiata in un pianto a dirotto vedendosi portar via per sempre la libertà. Le telecamere di Quarto Grado riescono a riprendere solo un frammento delluscita di Sabrina che porta una mano al viso. In collegamento da casa Scazzi viene intervistato Claudio, il fratello maggiore di Sarah, visibilmente emozionato alla lettura della sentenza di condanna. Racconta i primi momenti della scomparsa di Sarah e le sue sensazioni. A tal proposito arriva poi lintervista struggente a mamma Concetta, che ha cercato a lungo giustizia per la figlia e lha trovata nel tradimento della sorella e della nipote da cui è stata distrutta.

In studio gli avvocati della famiglia Scazzi ribadiscono la loro convinzione della colpevolezza delle due donne sulla base di alcuni indizi certi come le intercettazioni ambientali in carcere tra Michele e Cosima. Secondo la ricostruzione fatta in aula, Sarah si sarebbe recata a casa della cugina pronta per andare a mare, lì sarebbe stata accolta da Cosima e Sabrina, con cui ci sarebbe stata una dura discussione per Ivano e poi per vecchi rancori di famiglia. A quel punto Sarah scappa via e la vede correre in strada un fioraio di Avetrana che passa in quel momento con il suo furgone e assiste alla scena di Cosima che con la sua Opel, in cui intravede anche unaltra figura di donna accucciata, la raggiunge e la carica in macchina. La piccola viene quindi trascinata in casa con la forza dove Sabrina la strangola con una cintura mentre Cosima la tiene ferma. Solo allora le due donne avvertono Michele a cui chiedono di aiutarle a disfarsi del cadavere. Mentre Michele e la moglie trasportano il cadavere attraverso la porta che conduce in garage dove lo caricano sullauto di Michele, Sabrina comincia a crearsi un alibi inviando a ripetizione sms, fingendo di scrivere a Sarah e allamica Mariangela che di lì a poco la raggiunge con lauto per andare al mare. Sabrina la aspetta fuori, diversamente dal solito, visibilmente agitata, mentre Cosima pulisce in casa tutte le tracce.

Tutta questa descrizione viene considerata assurda da Michele, che invece continua a ribadire di essere stato lunico autore dellomicidio, come ha più volte ripetuto anche alla sua psicoterapeuta, presente in studio durante la trasmissione, con la quale facendo un percorso a ritroso ha ricordato anche un particolare nuovo del momento della morte. Dice infatti di aver preso Sarah e di averle toccato il seno, causando così il famoso calcio della ragazzina che ha scatenato il suo raptus. In un servizio vengono mandate in onda a confronto le arringhe dei diversi avvocati delle parti in causa, al termine del quale lo psichiatra Alessandro Meluzzi dice che questo è un caso senza precedenti nella storia del diritto penale italiano, in cui il quadro probatorio è stato fondamentalmente ricostruito sotto locchio dei media e in cui una persona che si autoaccusa palesemente è fuori dal carcere.

Il cuore della puntata è dedicato all’intervista esclusiva a Valentina Misseri, la sorella di Sabrina. Era a Roma quella mattina del 26 agosto e su di lei per questo non è caduta nessun tipo di accusa, che invece hanno distrutto la vita della madre e della sorella con una pena a suo parere eccessiva, considerando anche la debolezza dell’impianto accusatorio. Valentina è molto arrabbiata e agitata e si fa riprendere di spalle, perché vuole che la gente dimentichi il suo volto, considerando le innumerevoli volte in cui è stata aggredita per strada. Si aspettava la condanna, ma si dichiara decisamente irritata per la reazione irrispettosa della gente in aula e soprattutto per quel famoso fuori onda delle giudici della corte in cui esprimevano pareri sul dibattimento. Lei è convinta della colpevolezza del padre e lo è stata fin dal primo momento in cui lui ha confessato, difende quindi a spada tratta Cosima e Sabrina e si sfoga con la giornalista Ilaria Cavo.

L’intervista viene mandata in onda a metà, e per quella completa si rimanda alla trasmissione Mattino 5 di Federica Panicucci. Dal canto suo Michele continua a raccontare la sua versione dei fatti e a dire di non credere più nella giustizia che manda innocenti in carcere. Aspetterà fino alla Cassazione dice, poi prenderà in considerazione l’idea di farla finita dato che non viene creduto ed è un peso troppo grande per la sua coscienza. Nella sentenza è stato disposto un risarcimento per le parti civili davvero alto, tra l’altro anche a carico di Carmine, il fratello di Michele, e Cosimo il nipote, accusati di favoreggiamento.





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