Andare a vedere il sesto capitolo di una, fortunatissima, saga iniziata ormai più di dieci anni fa (Fast and Furious risale al 2001) implica, per forza di cose, aspettative molto precise su quello che verrà proiettato sullo schermo. Le aspettative non verranno deluse. Dominic Toretto (Vin Diesel) e Brian OConnor (Paul Walker) questa volta sono alle prese con un ex militare che terrorizza mezza Europa con furti spettacolari con auto che sfrecciano e si inseguono a velocità folle perfino nelle strade tortuose di Londra.
Per la verità Dominic e il cognato (Brian OConnor ha sposato Mia Toretto, interpretata da Jordanda Brewster) allinizio del film sembrano avere tutta lintenzione di godersi casa, mare e famiglia con i milioni guadagnati nelle precedenti puntate; si presenta però a casa Toretto il detective Hobbs (Dwayne The Rock Johnson) con una foto di una più che mai viva Letty (fidanzata di Toretto interpretata da Michelle Rodriguez) che in teoria doveva essere morta nel quarto capitolo della saga. Questo colpo di scena obbliga Dominic e Brian, con la benedizione di Mia che rimane a casa a curare la prole, a tornare in attività per scoprire cosa sia effettivamente successo a Letty.
Lo spettatore è catapultato a Londra in un tumulto di inseguimenti, spari e esplosioni con il team di Toretto che si scontra con il proprio, uguale e contrario, Owen Shaw (interpretato da Luke Evans), alla guida di una squadra che ricalca quella dei buoni. Owen è spietato, efficiente e senza sentimenti, tutto il contrario di quel cuore doro, ben nascosto dietro a muscoli e modi da duro, di Dominic.
Non mancheranno inseguimenti spettacolari al limite del verosimile, inclusi uno scontro tra un carro armato e unauto da corsa su un viadotto spagnolo e un confronto forse ancora più improbo tra auto sportive (anche unAlfa Romeo Giulietta per la gioia degli amanti del Biscione) e un enorme aereo da trasporto su una pista di atterraggio. Il tutto è condito da una buona dose di musica tamarra con unaggiunta di presenza femminile che non sembra essere stata scelta dopo le olimpiadi della matematica (ma siamo amplissimamente al di sotto di quello che passa ormai in prima serata).
Posto che lo spettatore non pensava di andare a vedere un film russo con sottotitoli in polacco, nel complesso l’obiettivo di regista e produttori è raggiunto con una sufficienza piena; azione, inseguimenti e sparatorie sono ben condite e non deludono e la trama riserva anche qualche colpo di scena inaspettato. E, vista la longevità della serie, non stupisce che sia già stata programmato un settimo capitolo della saga (non uscite dalla sala fino a che scorrono immagini se volete un’anticipazione).
In conclusione, un film godibile all’altezza dei precedenti per due ore di divertimento in attesa di un nuovo capitolo della saga.
(Pasquale Baudaffi)