La programmazione Rete 4, questa sera domenica 9 febbraio, propone la famosissima coppia Bud Spencer – Terence Hill in “Più forte ragazzi”, un film del 1972 diretto da Giuseppe Colizzi. La pellicola, nella sua versione originale, durava 122 minuti, ma successivamente, quando è stata messa su dvd, molte scene sono state rimosse, fino a farla diventare di circa 90 minuti. Salud (Bud Spencer) e Plata (Terence Hill) sono due piloti d’aereo che, per aiutare un amico difficoltà economiche, pensano di inscenare una caduta con il velivolo per poter riscattare i soldi dell’assicurazione. Durante il viaggio, però, il loro aereo precipita sul serio, cadendo nel cuore della giungla sudamericana. I due piloti, rimasti illesi, si recano alla comunità più vicina, composta da cercatori d’oro che lavorano per Mr. Ears (René Kolldehoff). Salud e Plata, trovandosi senza un soldo, decidono di mettersi in concorrenza con lui utilizzando un vecchio aeroplano messo a loro disposizione dopo un lungo restauro. Durante uno dei viaggi di Plata, Salud si imbatte in “Matto” (Cyril Cusack), un anziano minatore che gli rivela di aver scoperto un enorme giacimento di pietre preziose, ma nessuno gli crede, neppure Salud stesso. L’attività dei protagonisti, intanto, inizia a proliferare, attirando l’invidia di Mr. Ears, il quale, approfittando dell’assenza di Salud, fa saltare in aria il loro aereoplano. I piloti si recano, quindi, al campo rivale per vendicarsi e fanno pagare l’affronto subito a colpi di pugni, durante una rissa che rappresenta quasi la firma della coppia Bud Spencer e Terence Hill.I nostri eroi giungono a casa di “Matto” e decidono di assecondare il desiderio del vecchio di tornare a Salvador, città in cui aveva trascorso la sua gioventù. Appena arrivati in città, l’uomo si entusiasma nel vedere tutto quello che la mano dell’uomo è riuscita a creare, contrariamente allo stato selvaggio che aveva caratterizzato la sua esistenza nella giungla. Purtroppo questa felicità sarà, per “Matto” fatale e solo allora Plata si renderà conto che la storia del giacimento di pietre preziose che lui e il compagno credevano l’invenzione di un povero anziano, era vera. “Matto”, infatti, conservava, nella tasca della sua camicia, un pezzo di smeraldo. Plata e Salud vengono trovati dalla polizia in possesso del minerale e gli agenti, corrotti da Mr. Ears, li obbligano a cedere metà del giacimento. I due rifiutano e vengono chiusi in prigione. I due amici discutono sul da farsi: se affidarsi alla giustizia per ottenere la ragione legale, come vorrebbe fare Salud, o fuggire, come propone, invece, Plata. La discussione si conclude con la vittoria del primo grazie a un cazzotto in testa all’amico. Plata, tuttavia, approfittando del sonno di Salud, riesce a fuggire e lo stesso farà l’amico, quando si renderà conto di essere stato preso in giro. Durante il vagabondare di Salud nel deserto, Plata lo provoca sfiorandolo più volte con l’aereo destinato alla loro fuga. Salud, spazientito, impugna l’arma che porta con sè e spara contro il velivolo, che precipita. Resosi conto di chi fosse il pilota, Salud si precipita a vedere se Plata è ancora vivo e si becca un bel pugno in faccia, per pareggiare i conti con quello che Plata ha ricevuto da lui in prigione. I due si allontanano, tirandosi qualche pugno, certi di non essere più costretti a cedere il loro giacimento.
I protagonisti interpretano due piloti esperti, tanto che sono diverse le scene in cui vediamo gli attori dirigere realmente il velivolo. In particolare, nella maggior parte delle riprese è Terence Hill a pilotare l’aereo, sebbene nella realtà sia Bud Spencer ad avere il brevetto. Durante le riprese, infatti, dopo aver visto la dimostrazione, Bud Spencer spiccò il volo lasciando tutti profondamente sorpresi del fatto di riuscire a volare e atterrare senza bisogno di alcuna assistenza. Il regista Colizzi era un ammiratore di Sergio Leone, tanto che, nel suo film, volle inserire un omaggio al celeberrimo regista: durante una delle scene iniziali, quando l’aereo pilotato da Salud sta per atterrare senza il permesso, uno dei controllori pronuncia la frase “di una grandissima puta”, in riferimento alla stessa espressione pronunciata dal brutto in una scena del film “Il buono, il brutto e il cattivo”.