In occasione dei test dingresso per le facoltà a numero chiuso, su YouTube è stato pubblicato un video già diventato virale in poche ore. Si tratta del primo episodio del ciclo di sketches prodotto dall’associazione O.R.A. (Organizzazione Responsabilità Artistiche), in cui vediamo unaspirante studentessa di medicina a colloquio dopo la prova. Ho già provato altre due volte dice la ragazza a una donna che apparentamente sembra far parte del personale di un ateneo – La prima volta non ce lho fatta perché ero molto nervosa, sono andata nel pallone, e la seconda poi è stata anche peggio. Le domande sulla parte scientifica le ho fatte tutte giuste, ma non ce lho fatta per 0.75 punti: in pratica bastava fare una domanda in più, non rispondere a tre su cui non ero certa e ce lavrei fatta perché bastavano 41 punti e io ne ho fatti 40.25. Ma non importa, continua a spiegare la studentessa alla sua interlocutrice, perché questanno ho fatto 75 punti, solo con le mie forze. E sono anche arrivata prima in Italia che è una grandissima soddisfazione. Domani iniziano le lezioni, sono emozionatissima e ho già comprato tutti i libri. La donna allora le chiede: Cosa ne pensi dunque dellaccesso a numero programmato? Hai mai dubitato sulla sua efficacia?. No mai risponde la ragazza – Certo i test sono duri, ma chi studia li passa. Luniversità poi non ha posti per tutti, quindi è giusto che entrino i migliori e non i soliti raccomandati. E poi non è che possiamo fare tutti i medici. Il finale però è amaro: la ragazza appare sempre più nervosa e alla donna di fronte a lei si avvicina uninfermiera: “Aumentate la dose di Serenase e tenete sotto controllo i valori”, dice quella che in realtà è una psichiatra, mentre la studentessa viene portata via dal padre.