Nella puntata di ieri, domenica 28 settembre 2014, della trasmissione La Gabbia condotto da Gianluigi Paragone sono intervenuti in qualità di ospiti il docente universitario Diego Fusaro, il senatore di Forza Italia Antonio Rozzi, Vittorio Sgarbi, Veronica Gentili ed il diretto della rivista Tempi Luigi Amicone. Nellanteprima del programma vengono mandati un paio di servizi incentrati sul problema della prostituzione. Razzi immediatamente molto diretto nelle proprie esternazione sottolinea come nel corso della propria vita abbia mai dovuto pagare una donna per andarci a letto, ma anzi delle volte è successo lesatto contrario. Razzi viene attaccato da Amicone, il quale ne contesta il modo di fare ed in particolare sul suo viaggio in Corea dove ci sarebbe ancora dei lager, cosa che viene contestata dallo stesso senatore di Forza Italia. Razzi poi torna a ribadire quella che è la sua proposta di legge sul problema della prostituzione ed in particolare sottolinea come tutte le prostitute andrebbero registrate in maniera tale da avere anche un aumento del gettito fiscale per le casse dello Stato. Non sembra troppo convinto della proposta di Razzi Vittorio Sgarbi che, come suo costume, utilizza un linguaggio piuttosto colorito. Viene mandato in onda un servizio che racconta tutte le situazioni e ciò che accade nel mondo delle escort. Amicone è a favore del fatto che occorra tassare questo genere di professione, con Razzi rincara la dose parlando di case chiuse per poi sottolineare come nel proprio viaggio in Corea abbia riscontrato che non ci siano donne in strada. Questa prima parte di dibattito si chiude con Sgarbi ed Amicone, che sottolinea come i bordelli siano comunque una forma di sfruttamento della persona. Entrando in studio nuovi ospiti per una nuova tematica ed in particolare Claudia Fusani giornalista dellHuffington Post, Matteo Ricci del Partito Democratico ed il giornalista Fabrizio Rondolino. Un servizio introduce il tema ed ossia la contrapposizione che sta avvenendo in questi giorni tra il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e quelli che vengono definiti i poteri forti. Si incomincia parlando della questione relativa allarticolo 18 con Rondolino che si dice favorevole alla sua eliminazione, mentre Fusani ribadisce come quello dellarticolo 18 siano un falso problema ponendo lattenzione sulle modalità del reintegro. Sgarbi fa notare come di fatto si sia costituito un super partito basato sullunione di Renzi e Berlusconi con questultimo che darà il proprio supporto in termini di voti al Governo al fine di arrivare alla cancellazione dellarticolo 18, che è un qualcosa che interessa alla destra. Viene mandato in onda un servizio nel quale Andrea Della Valle attacca in maniera abbastanza dura Matteo Renzi. Ricci, sulla possibilità che ci possa essere unalternativa a Renzi, risponde che al momento non ci possa essere perché sia impensabile attaccare il Governo perché non sia ancora riuscito a fare tutte quelle riforme che altri non sono riusciti a fare in oltre venti anni. Sgarbi difende Napolitano e se la prende con la Guzzanti per il film sulla presunta trattativa Stato mafia, mentre Fusani fa presente che probabilmente possa essere vera la constatazione di Matteo Renzi che i poteri forti stiano lavorando nellombra per sostituirlo alla guida del Paese, aggiungendo però che sia altrettanto vero che sono stati gli stessi poteri forti a metterlo al capo del Governo. Ricci rimarca come si debba fare in modo che torni ad essere la politica ad occuparsi delle questioni. Viene quindi mandato in onda un servizio che si occupa dei parlamentari che hanno racimolato il maggior numero di assenze in Parlamento per una classifica che vede in testa Ghedini e Verdini, entrambi di Forza Italia. Entra in studio Barnard che sottolinea come lOccidente non possa continuare a basare la politica economica sugli investimenti privati perché potrebbe essere un sistema che prima o poi potrebbe incepparsi. Sulla possibilità che ci possa essere in atto una alleanza tra il Pd e Forza Italia orchestrata con Verdini, Ricci è categorico smentendo con decisione il tutto. Torna in studio Razzi, che sottolinea di non sentirsi un fortunato per poi essere attaccato da un militante di Forza Italia che pretende le scuse per aver affermato che in Corea non ci siano i lager, cosa che il senatore non fa ribadendo. Poi viene attaccato sulle proprie competenze con Razzi che sottolinea come non ci sia nessuna legge che preclude le porte del Parlamento a chi non sia laureato per poi enfatizzare uno delle sue proposte di legge ed in particolare quella per tutelare le famiglie italiane rispetto al fenomeno del gioco dazzardo. Si parla del fenomeno degli italiani che si mettono in fila per acquistare lultimo smartphone della Apple, cosa che sarebbe legata anche ad una questione sociale secondo alcuni ospiti presenti in studio per poi parlare delle difficoltà economica di unazienda della quale alcuni operai sono intervenuti in trasmissione per evidenziare il proprio disagio. Poi viene mandato in onda un servizio che parla delle carte di credito e nello specifico quelle revolving con le testimonianze di alcuni cittadini che li utilizzano e che lamentano un incremento degli interessi che sarebbero arrivati in alcuni casi a superare il 30%. Nel finale di trasmissione Fusaro sottolinea come siano cambiati i tempi poiché la sinistra era per i lavoratori mentre ora sembra maggiormente interessata alla finanza ed al consumo. Chiusura con Barnard che rimarca quella che a suo dire sarebbe la grande truffa della Banca Centrale Europea ossia la falsa storia che stanno dando soldi alle banche a tassi molto bassi affinchè vengano date alle famiglie in difficoltà. Come al solito spazio a Paolo Hendel ed al pezzo rock di Paragone.