Stasera su Rai Tre va in onda il film “Il silenzio degli innocenti“, il cui titolo originale è “The Silence of the Lambs”. La pellicola è del 1991 ed è stata diretta da Jonathan Demme. I protagonisti sono Anthony Hopkins e Jodie Foster. Il film è un thriller. La pellicola si basa sul terzo romanzo pubblicato nel 1988 dallo scrittore statunitense Thomas Harris, intitolato “Il silenzio degli innocenti”. Il film di Jonathan Demme è il secondo tratto dai romanzi che hanno al centro la figura di Hannibal Lecter, un cannibale. Il successo del film è testimoniato dai 5 premi oscar vinti: miglior film, miglior regia a Jonathan Demme, migliore attore protagonista a Hopkins, migliore attrice protagonista alla Foster e migliore sceneggiatura a Ted Tally. Jodie Foster si è aggiudicata anche il Golden Globe come migliore attrice. Ecco la trama. Jack Crawford (Scott Glenn) è un dirigente dell’FBI che deve risolvere un caso molto difficile: in giro c’è un serial killer che scuoia ragazze belle e giovani. Il serial killer è stato soprannominato “Buffalo Bill”. Per trovare l’assassino seriale, Crawford decide di chiedere l’aiuto del Dottor Hannibal Lecter (Anthony Hopkins). Hannibal Lecter è ex psichiatra che da più di otto anni si trova rinchiuso nel manicomio di Baltimora, diretto dal Dottor Frederick Chilton (Anthony Heald). L’ex psichiatra si trova recluso lì essendo stato accusato di avere ammazzato alcuni suoi pazienti e di averne poi mangiato il corpo (infatti è soprannominato Hannibal the Cannibal). Jack Crawford è convinto che Hannibal Lecter abbia molte informazione sull’assassino seriale. Ma Hannibal non vuole collaborare con il dirigente dell’FBI e, per questo motivo, Crawford decide di assegnare il delicato compito di convincere Hannibal a collaborare alla bella recluta Clarice Starling (Jodie Foster). Clarice accetta questo compito molto difficile e fissa un incontro con l’omicida. La giovane donna viene messa in guardia sui pericoli che corre sia da Jack Crawford sia dal Dottor Chilton: deve stare molto attenta a non rivelare nulla di se stessa e soprattutto non deve mostrarsi disponibile. Hannibal Lecter dimostra a Clarice sin da subito le sue capacità sensazionali, al di fuori della norma. Clarice capisce che l’unico modo per far parlare Hannibal è quello di essere sincera con lui. Così Clarice decide di sottoporsi alle sedute di analisi di Hannibal the Cannibal, in cambio, però, l’ex psichiatra deve concederle il suo aiuto per risolvere il caso del serial killer.
Lecter accetta di collaborare, ma in cambio gli deve essere concesso un regime di maggiore libertà. Clarice gli confessa che da piccola è rimasta profondamente turbata dagli urli disperati degli agnellini che dovevano essere macellati (è proprio il termine “agnelli” a dare il titolo originale al film; invece, in italiano il termine agnelli è stato cambiato in “innocenti”). Clarice riesce nel suo intento: grazie agli incontri con Hannibal, trova l’identità del serial killer. “Buffalo Bill” si chiama Jame Gumb (Ted Levine). Jame Gumb tenta di uccidere la stessa Clarice, ma non ci riesce. Infatti, Clarice, essendo un’ottima tiratrice, lo precede e lo uccide con più colpi di pistola. La donna riesce anche a salvare l’ultima ragazza tenuta prigioniera da “Buffalo Bill”: si tratta di Catherine Martin (Brooke Smith), figlia di Ruth Martin (Diane Baker), una senatrice. Intanto. Hannibal Lecter riesce ad evadere dal manicomio criminale dove è rinchiuso. Clarice, invece, grazie all’ottimo lavoro svolto, ottiene una promozione, diventando agente dell’FBI. Durante il ricevimento per festeggiare la promozione, Clarice riceve una telefonata proprio da Hannibal: il Cannibale vuole sapere se gli agnelli che l’hanno turbata durante l’infanzia hanno smesso di urlare, vale a dire se i traumi del passato non la tormentano più. Hannibal le fa anche una confessione: le dice che sta per avere a cena un vecchio amico, e mentre le fa questa macabra rivelazione, lo sguardo di Hannibal si posa su un aereo dal quale sta scendendo il direttore del manicomio di Baltimora, il Dottor Chilton. Nel finale del film, quindi, si lascia intendere che il Dottor Chilton venga mangiato da Hannibal. Nel romanzo invece no: infatti, la morte di Chilton viene narrata solo nel romanzo successivo di Harris, intitolato “Hannibal”.