Adesso che l’atteso nuovo episodio della saga cinematografica Star Wars/Guerre stellari sta per esordire al cinema, vale forse ricordare la figura del grande attore inglese che interpretò il personaggio carismatico di Obi-Wan Kenobi fino alla sua morte nel 2000. Sir Alec Guinness è stato uno dei maggiori attori di tutti i tempi, noto per interpretazioni come quella nel film Il ponte sul fiume Kwai e Il nostro agente all’Avana per dirne due, e poi appunto Guerre stellari. Quello che non molti sanno è la sua conversione al cattolicesimo grazie a qualcosa che assomiglia molto a un miracolo quando aveva 42 anni. Guinness era nato in una famiglia molto povera e non aveva mai conosciuto il padre, ed era stato cresciuto come la maggior parte degli inglesi nella fede anglicana. Con gli anni l’aveva abbandonata per cercare ogni altra possibile strada, dal buddismo al marxismo e l’ateismo, ma mai, da buon inglese, il cattolicesimo. Durante la seconda guerra mondiale si riavvicinò alla fede anglicana, ma nel 1954 ebbe un primo segno significativo. Si trovava in Francia dove stava girando il film Padre Brown in cui interpretava il famoso sacerdote ideato da Chesterton. Durante una pausa un bambino scambiandolo per un vero prete gl si avvinò e lo prese per mano camminando e parlando con lui a lungo. Ne restò molto colpito: una chiesa che può ispirare tanta confidenza in un bambino, disse, non può essere quella chiesa spaventosa di cui tutti parlano. Un paio di anni dopo però il figlio Matthew si ammalò di poliomielite e fu dichiarato senza speranze. Guinness, disperato, cominciò a recarsi nella chiesa cattolica locale a pregare, arrivando a fare un voto: se Dio avesse guarito il figlio, avrebbe permesso a suo figlio di diventare cattolico se lui lo avesse voluto. Contro ogni previsione medica Matthew guarì del tutto e nel giro di pochi anni, lui, la moglie e il figlio si convertirono tutti al cattolicesimo, a cui restò fedele sino alla sua morte avvenuta nel 2000.