Il piccolo schermo di Fox Crime torna a trasmettere la sesta stagione di Profiling stasera, venerdì 18 dicembre 2015: verrà mandato in onda il quinto episodio, dal titolo “Sacrificato”. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: un uomo viene investito vicino a un casello autostradale. Apparentemente nulla di strano, se non fosse che il cadavere è stato trafitto da alcune frecce. È il primo caso in cui Chloé torna ufficialmente a lavorare con la polizia di Parigi guidata dal Commissario Lamarck (interpretato da Jean-Michel Martial), dopo la sospensione e il successivo allontanamento dovuti alla scoperta della sua schizofrenia e all’accoltellamento dell’ispettore Thomas Rocher (interpretato da Philippe Bas). Insieme a lui, la psicologa si trova davanti ad un caso piuttosto strano. L’uomo è stato torturato e bruciato con dell’acido, poi trafitto con delle frecce e, infine, nel tentativo di scappare, è stato travolto e definitivamente ucciso da un auto in corsa. Identificato come un militare, Thomas e Chloé si recano nella vicina caserma per fare qualche domanda e lì incontrano un vecchio amico dell’ispettore, che li invita a cena. Al commissariato parigino, base delle indagini della squadra, devono fare a meno dell’aiuto di Hippolyte (interpretato da Raphael Ferret) che, da qualche giorno, si è defilato dal lavoro reclamando un po’ di riposo. Quello che, però, insospettisce Chloé, sua grande amica, è il fatto che no risponda nemmeno alle chiamate di suo figlio. Intanto le indagini proseguono e conducono la squadra ad un omicidio avvenuto un po’ di anni prima. Una donna, reagendo ai maltrattamenti del marito, che era arrivato a sfigurarla con l’acido, lo aveva ucciso e, per questo, era stata processata e poi scarcerata. La donna, una volta tornata in libertà, ha fondato un gruppo, le Amazzoni, un’associazione che raccoglie donne vittime di violenze da parte dei propri compagni e le aiuta a reagire. Tra i loro simboli ci sono anche l’arco e le frecce. Ecco perché i primi sospetti ricadono proprio sulla moglie assassina. Ma ben presto è Chloé stessa a rendersi conto che la donna non ha direttamente a che fare con il caso, ma potrebbe essere in qualche modo legata alla donna che ha commesso il crimine. La nuova recluta Emma Tomasi (interpretata da Sophie De Fürst), che nella scorsa puntata abbiamo scoperto essere la figlia della defunta Fred Kancel, scopre dal braccialetto elettronico trovato alla caviglia della vittima che lo stesso era stato utilizzato tre mesi prima in un bosco non molto distante dal luogo dell’ultimo omicidio. Lì la squadra trova un altro cadavere ma questa volta non è un militare e non ha apparenti legami con la seconda vittima. Scavando nel passato dei due uomini trovati uccisi viene fuori un luogo frequentato da entrambi: è uno strip club. L’ispettore e la criminologa vi si recano per indagare e capire chi al suo interno può avere legami con entrambe le vittime. Chloé, alla ricerca di indizi, si intrufola nei camerini delle ballerine e, scoperta dalla padrona del locale, si finge una ragazza interessata ad un provino. Mentre tenta di indossare un succinto abitino di pelle, con un reggiseno leopardato di dubbio gusto, la psicologa viene a sapere che Anthony, la vittima più recente, non era un avventore del luogo ma un ballerino. Il ragazzo aveva una relazione con una delle ragazze ed è sparito da qualche giorno. La donna è fortemente preoccupata che sia andato a lavorare per la concorrenza. Nel frattempo, Thomas è venuto a sapere della fidanzata del ragazzo e ha chiesto un incontro nel privée con lei. Ma quando le rivela di essere un poliziotto e che il suo fidanzato è morto, la ragazza è sconvolta e scappa via. Mentre Chloé, guardando fuori dalla finestra, scopre la presenza di un furgone bianco, uguale a quello venuto fuori durante le indagini, corre ad avvisare il suo collega, la ballerina va via proprio con quel furgone. Ma la sua fuga non dura a lungo. Nella sala interrogatori la donna non ha intenzioni di aprire bocca. Intanto scopriamo che Hippolyte è stato rinchiuso all’interno di un garage da Emma, che è fortemente intenzionata a farlo disintossicare dall’eroina. Nonostante le urla e gli insulti da parte del giovane informatico, la ragazza non si lascia impietosire e va avanti col suo piano, inviando un sms a tutti i colleghi col telefono di Hippolyte, per tranquillizzarli. Con l’aiuto della donna che aveva assassinato il marito, Chloé scopre che anche una delle amanti dell’uomo era stata aggredita con l’acido. Vengono fuori anche altri omicidi uguali a quello di questo caso, commessi in precedenza in altre regioni della Francia. La donna è il tenente dell’esercito con cui Chloé e Thomas avevano parlato alla caserma ed è inoltre la madre della spogliarellista. La figlia fa da esca e la madre è il killer. Mentre cercano di capire dove si trova la donna, Thomas riceve una telefonata dal suo vecchio amico che è ostaggio dell’assassina, la quale propone uno scambio: sua figlia per l’uomo. Ma dopo aver effettuato lo scambio le due donne muoiono nell’esplosione del loro furgone. Chloé intanto ha capito che Emma sa qualcosa su Hippolyte e insieme corrono a salvarlo da morte certa. L’informatico è in arresto cardiaco e sta sognando la sua amata Fred che gli dice di vivere la sua vita. Emma riesce, infine, a rianimarlo.
Nel quinto episodio di Profiling 6, dal titolo “Sacrificato”, Chloé e Thomas si ritroveranno ad indagare sull’omicidio di un giovane fotografo. Tra i ritratti immortalati dalla vittima, i due si troveranno davanti un volto conosciuto. Sotto la supervisione dei suoi colleghi, anche Hippolyte torna in servizio, mentre Chloe riceve una chiamata dal giudice a proposito di Lili.