Questa sera tra gli ospiti della trasmissione Che tempo che fa troveremo anche Ignazio Visco. Non è un momento facile per il Governatore della Banca d’Italia, dato che palazzo Koch è accusato di aver fatto poco in materia di vigilanza sulle quattro banche fallite che hanno causato perdite anche tra i risparmiatori italiani. Inoltre, Visco stesso è finito sui giornali non più tardi di due mesi per un’inchiesta riguardante il commissariamento della Banca Popolare di Spoleto che lo vede tra gli indagati. C’è quindi chi ritiene che la situazione possa portare alla sua rimozione dai vertici di Bankitalia. E non sono mancate le voci dei politici che hanno chiesto l’azzeramento dei vertici di palazzo Koch.
Sempre più spesso al centro delle vicende bancarie nelle ultime settimane, Ignazio Visco, che in forza di Governatore di Bankitalia, ha ovviamente commentato il caos avvenute attorno alle 4 banche fallite e poi salvate dal governo Renzi. «Il nostro impegno di concerto con il governo e nella continua e totale interazione con gli uffici del ministero dell’Economia, è stato massimo e abbiamo scongiurato altre crisi ma sul caso del fallimento delle quattro banche chi ha sbagliato pagherà», il duro attacco di Visco in un’intervista a Repubblica oggi, che anticipa alcuni dei temi di cui staserà tratterà nel salotto di Fabio Fazio su Rai 3 a Che tempo che fa. «Non vi è alcuna tensione col governo col quale collaboriamo e non vi è stata proprio alcuna polemica per la decisione del governo di affidare gli arbitrati all’autorità di Raffaele Cantone», ha concluso sempre Visco nell’intervista. Di quali altri argomenti tratterà nell’intervista di Fazio?
Tra gli ospiti della puntata di Che tempo che fa in onda stasera ci sarà anche Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, carica che ricopre dal 2011, quando Mario Draghi, suo predecessore, è stato scelto per presiedere la Bce. Visco è un napoletano con origini molisane, nato nel 1949 nella città partenopea, da famiglia modesta. Dopo studi di economia, completati con il massimo dei voti all’università di Roma nel 1971, entra in Banca d’Italia l’anno successivo, e si fa notare subito per la sua preparazione e per la sua voglia di apprendere. Durante i primi anni lavorativi perfeziona i suoi studi frequentando un master finanziario in Pennsylvania, ritorna in Italia e forte della sua preparazione acquisita in America, scala velocemente le posizioni di vertice dell’ istituto, fino a ricoprire nel 1990 la carica di capo ufficio studi. Nel ‘97 lascia momentaneamente il massimo organo di controllo economico italiano, per andare a dirigere l’Economics department, all’interno all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Rientra in Banca d’Italia nel 2004 in una posizione di vertice: è scelto, infatti, come direttore per le attività estere. Nel 2007 entra nel direttorio, e fino al 2011 ricopre la carica di vice direttore generale.
Visco è autore di numerosi saggi economici e finanziari ed è stato insignito nel 2011 dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana. Ultimamente è stato al centro della cronaca, per il presunto mancato controllo della Banca d’Italia sulle quattro banche fallite (Banca Etruria, CariChieti, Banca Marche e CariFe).