Nella puntata di mercoledì 17 giugno 2015 della trasmissione di approfondimento Chi lha visto? condotta su Rai Tre da Federica Sciarelli vengono trattati alcuni dei principali casi di cronaca e di sparizioni ancora irrisolti. Al centro dellattenzione cè il caso del giovane Marco Vannini, ossia il ragazzo che è stato ucciso per un colpo di pistola partito, sembra in maniera accidentale, da una pistola mentre si trovava allinterno della casa della propria ragazza. In questa vicenda ci sono tante situazioni tutte da definire ed in particolar modo il perché i soccorsi siano stati allertati con un evidente ritardo rispetto allorario in cui il ragazzo è stato raggiunto dal colpo. Secondo i genitori del ragazzo, qualora gli interventi fossero stati allertati in maniera solerte, si sarebbe potuto salvare. Inoltre, cè da stabilire in maniera chiara tutta la dinamica della vicenda, con gli inquirenti che stanno lavorando proprio in tal senso per stabilire eventuali responsabilità dei presenti. Dopo le prime anticipazioni su questo caso, si passa a parlare della scomparsa di Roberta Ragusa per un mistero che al momento rimane ancora tale nonostante il grande lavoro fatto in questi anni dalle forze dellordine e dagli inquirenti che stanno cercando in tutti i modi di poter arrivare alla verità dei fatti. Nel frattempo la procura che si sta occupando del caso e che aveva richiesto un procedimento processuale nei confronti del marito di Roberta Ragusa, Antonio Logli, ha deciso di ricorrere contro il proscioglimento dalle accuse di omicidio e occultamento del cadavere. Questo potrebbe significare che gli inquirenti possano essere entrati in possesso di nuovi elementi che potrebbero far cambiare idea al giudice per le indagini preliminare e predisporre un processo a carico di Antonio Logli. Si passa a parlare della morte di Nicola Tincani ed in particolare di come gli inquirenti stiano valutando una nuova ipotesi sulla dinamica dei fatti. Secondo gli inquirenti non può essere escluso che luomo possa essere stato vittima di una rapina, anche perché non sono stati trovati lorologio delluomo ed il proprio portafoglio. Invece gli investigatori sono riusciti a trovare altri oggetti di proprietà di Nicola e per la precisione le proprie chiavi di casa ed il lucchetto con cui solitamente proteggeva la bici da eventuali tentativi di furto. Gli inquirenti hanno inoltre ascoltato un ragazzo che aveva scritto per mezzo di whatsapp di essere a conoscenza delle modalità con cui è morto Nicola e quindi anche del motivo per il quale si è consumata questa tragedia. Nel frattempo la conduttrice mette al corrente delle tantissime novità sulla vicenda dellinfermiere Nicola Colloca il cui corpo è stato ritrovato in parte carbonizzato. In un primo momento lipotesi più accredita della morte è stato un suicidio dello stesso per delle presunte vicende personali, mentre ora tra gli inquirenti sembra si stia facendo largo lipotesi che il ragazzo possa essere stato ucciso ed infatti, è stata ordinata la riesumazione del cadavere per effettuare nuove analisi e nello specifico si cercano conferme rispetto allipotesi che il vero motivo della morte sia stato un forte colpo subito allaltezza del cranio con un oggetto e quindi soltanto in un secondo tempo il suo corpo sia stato bruciato. Gli inquirenti potrebbero iscrivere nel registro degli indagati la moglie delluomo. Si passa a parlare della misteriosa sparizione di Alessandro e Luigi ed ossia i due uomini originari di Caserta di cui si sono perse le tracce durante il lavoro di badanti che stavano portando avanti per un anziano nella provincia di Siracusa. In studio ci sono i familiari dei due uomini scomparsi, i quali sembrano essere convinti che ci possa essere un collegamento tra la loro sparizione ed il lavoro che facevano ed in particolare rispetto al figlio dellanziano di cui si prendevano cura. Viene fatta sentire una registrazione di alcun parole dette dallanziano il quale aveva sottolineato come il figlio Giampiero, gli avesse messo le mani al collo per una questione di natura economica. Gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati Giampiero che dal proprio canto ha ribadito a più riprese la propria innocenza rispetto alla vicenda.