Erica Liverani, la fisioterapista trentenne di Ravenna, è subito rimasta nel cuore dei quattro giudici di questa quinta edizione di Masterchef Italia: Bruno Barbieri, Carlo Cracco, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo hanno apprezzato il primissimo piatto presentato da questa giovane donna che sta crescendo da sola la sua piccola, e dimostra una grande determinazione e forza d’animo. Proseguendo con le varie prove, Erica si è distinta per essere spesso tra i migliori, come in questa ultima puntata appena trasmessa. Scoprendo la Mistery Box, i concorrenti hanno davanti ai loro occhi dei prodotti a prima vista molto diversi, mortadella, carne di maiale, storione, cocco, burro, avocado, cavolo romano, e i giudici li esortano a trovare l’errore e la caratteristica che li accomuna. Dopo l’uscita poco felice di Mattia che esclama una – la mortazza! – suscitando il fervore del Barbieri, la raffinata concorrente Sylvie denota che si tratta di cibi prevalentemente grassi. La correzione consiste proprio nel dover aggiustare questo piatto utilizzando degli elementi aciduli come l’aceto di vino, il limone, il rafano e l’erba acetosella, chiamata l’erba degli chef. E’ proprio questo il correttore che decide di utilizzare Erica, e ne prende una bella manciata, mettendola immediatamente in bocca per assaggiarne il sapore sconosciuto. Durante la preparazione del piatto, Erica inserisce l’erba in tutti gli ingredienti, per testare la reale efficacia di rinfrescare e sgrassare il tutto. Il piatto finale ha successo, infatti Erica è tra i tre migliori, e si conquista la benedizione di Antonino Cannavacciuolo: la concorrente presenta una tartare di storione e mortadella su crema di cavolo e acetosella, con un impiattamento degno di un grande ristorante, un piatto spinto, come dice la concorrente Lucia, su cui si può facilmente cadere. Questo però non accade perché l’accostamento di pesce e mortadella crudi, marinati nell’erba rinfrescante, convince. Erica intitola la sua creazione “Mari, monti e tradizioni”, e viene immediatamente ammonita dallo chef napoletano, che le ricorda che lo storione è un pesce di lago: dopo questa precisazione, Cannavacciuolo la elogia, dicendole di aver cucinato con molto coraggio e amore, e di aver suscitato in lui la voglia di prendere la canna da pesca e andare a pescare lo storione nella sua terra di Napoli… una bella soddisfazione per la concorrente.
Meno bene le andrà la prova successiva, l’Invention Test, dove deve cucinare un piatto con degli ingredienti suggeriti da Mister Joe Bastianich, legati al concetto di imperfetto: si tratta di burro di arachidi, carne trita, bacon, quinoa, datterini gialli, peperone, pan grattato, tutti cibi dalle diverse cotture che possono trarre in inganno al primo impatto, ma che se assemblati correttamente possono dare vita ad un successo. Erica presenta allo chef Cannavacciuolo un piatto intitolato “filetto imperfetto”, cercando di ingentilire la carne trita raccolta nella pancetta, che però non convince: la concorrente lascia appositamente lo spago per legare la carne, e il giudice glielo lega non solo al dito, ma addirittura al polso. Questo braccialetto “puzzolente” le ricorderà di non commettere mai più certi errori in cucina. Nonostante lo scivolone, Erica non è la peggiore della puntata e riesce a lavorare in esterna, portandosi a casa la vittoria della propria squadra blu e salendo in balconata: grazie ad un buon pranzo cucinato in Sardegna, per i tipici pastori, e costituito da malloreddus, pecora bollita, porceddu e seadas, i componenti della sua brigata evitano la Pressure.
Erica, assieme a Sabina, è probabilmente tra le più peperine di questa edizione di Masterchef Italia, piccolina, capelli corti, esile e con una grande tempra e determinazione. E’ preparata tecnicamente, coraggiosa e sa osare con la creatività: per questo è tra i papabili vincitori della trasmissione. Talvolta risulta avere dei modi “da maestrina”, ma sempre accompagnati da un sorriso sincero che proviene dalla sua terra di Romagna, che riesce a smorzare la sua sporadica petulante parlantina.Dopo queste vittorie conquistate, i giudici si aspettano grandi piatti da Erica, e anche il popolo della televisione si è appassionato alla sua audacia: una giovane mamma che ha affidato alle persone care le pappette per la sua bimba, per esibirsi in piatti elaborati, spesso azzardati e di estro, le tre caratteristiche fondamentali per essere il quinto Masterchef italiano e pubblicare il proprio libro.