Tra gli ospiti della puntata di domenica 2 ottobre di Che fuori tempo che fa ci sarà anche Fabio Basile. Il campione di judo apparirà nella versione in prima serata del programma condotto come sempre da Fabio Fazio, con la collaborazione di Filippa Lagerback e gli interventi comici di Luciana Littizzetto. Fabio Basile è la classica dimostrazione che quando si ha la determinazione e la voglia di emergere si può abbattere qualsiasi difficoltà. Ai Giochi Olimpici, Basile non era di certo uno dei più quotati alla vigilia e i veri favoriti erano altri. Il ragazzo è riuscito a sconfiggerli tutti, ad uno ad uno. La vera apoteosi è stata vissuta in finale, nella quale ha battuto il campione mondiale, il sudcoreano An Ba-ul. È riuscito a metterlo al tappeto in soli 84 secondi, dimostrando chiaramente di essere il più forte. Ovviamente, una vittoria di questo tipo fa in modo che chi la ottiene diventi un vero personaggio pubblico. Di genitori tarantini, Fabio è tornato nella città di Settimo Torinese nella quale risiede ed è stato accolto con una grande festa da parte di amici, parenti e gente comune. Resterà sempre nella storia per aver conquistato la duecentesima medaglia d’oro complessiva italiana dei Giochi Olimpici.
Fabio Basile, oggi ospite a Che fuori tempo che fa, è nato a Rivoli nella città metropolitana di Torino il 7 ottobre 1994, Fabio è di origini pugliesi e lo si può notare dal suo accento tipico del sud Italia. Prima di raggiungere i massimi risultati nel suo sport preferito, ha dovuto attraversare una dura gavetta. È cresciuto nella squadra Akiyama Settimo Torinese, con la quale continua a condividere il proprio destino ancora oggi sotto la guida del Maestro Pierangelo Toniolo. La sua vita agonistica coincide con quella militare, dato che è stato ammesso all’Esercito Italiano e fa parte del suo gruppo sportivo. La sua prima medaglia a livello internazionale è un bronzo conquistato nel 2013 ai Giochi del Mediterraneo, nella località turca di Mersin. Riesce a ripetersi agli Europei giovanili di Bucarest (Romania) ottenendo un altro bronzo. Ma è il 2016 l’anno della definitiva consacrazione. Conquista un bronzo agli Europei di Kazan, prima di prendere parte alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nella categoria dei 66 chilogrammi. Il judoka riesce a farsi valere e sconfigge rapidamente tutti gli avversari, conquistando una sorprendente medaglia d’oro.