La location dell’Isola dei Famosi 2016 è Cayos Cochinos, splendido gruppo insulare che si trova sulla costa settentrionale dell’Honduras. E’ un’isola comunque molto piccola con una superficie di circa due chilometri quadrati. Il gruppo di isole è formato da circa sedici parti. Su Twitter possiamo ammirare delle foto splendide se andiamo a guardare su Twitter, un mare cristallino con degli animali splendidi e anche una vegetazione incredibile. Clicca qui per le foto e i commenti dei follower.
, arcipelago sulla costa settentrionale dell’Honduras famoso per la realizzazione di diverse edizioni dell’Isola dei famosi, è composto da quattordici isole minori e due isole maggiori, popolata dai Garifuna, ovvero gli abitanti natii del luogo. Definita come paradiso terrestre, questa zona è priva di grandi parti industrializzate, seppur vi siano due laboratori di ricerca sulla flora e fauna del luogo. Caratterizzata dalla presenza di grandi spiagge, le zone abitate sono prive di strade asfaltate: la popolazione si sposta principalmente utilizzando le biciclette oppure a piedi ed è per questo motivo che, il livello d’inquinamento presente sull’isola, risulta essere particolarmente ridotto, seppur il turismo abbia portato, sulle isole, questa particolare problematica che ha creato non poche controversie sull’isola.
Cayos Cochinos, seppur sia un paradiso terrestre, è stato anche il luogo dove, le discussioni accese, non sono venute a mancare. Questo per il semplice fatto che, l’ente Honduran Coral Reel Foundation che si occupa di gestire tutte le isole che appartengono all’arcipelago, ha deciso di sfruttare al massimo il turismo e tutti i benefici che derivano da esso. Il gran numero di turisti non ha fatto altro che far aumentare il livello d’emissione di anidride carbonica sull’isola principale: l’inquinamento, seppur assai inferiore rispetto quello che viene prodotto nelle grandi isole industrializzate o comunque nelle città civilizzate, ha dato molto fastidio agli abitanti del luogo. Queste persone, nel corso degli anni, hanno sempre sostenuto che il turismo, per quanto potesse produrre delle entrate di tipo economico, stava piano piano devastando il paesaggio naturale, al quale le stesse popolazioni sono molto legate. Le loro proteste però sono state ignorate completamente da parte dell’ente, che ha proseguito con la sua scelta, ovvero implementare ulteriormente il turismo sulle varie isole che compongono l’arcipelago. Come se non bastasse, l’Honduran Coral Reel Foundation, ha deciso di imporre un particolare divieto alla popolazione delle isole. Queste persone non possono pescare oppure cacciare, in quanto questo potrebbe andare ad influire sull’ecosistema dell’isola stessa. Il paradiso terrestre è stato modificato parecchio quindi, soprattutto nel suo utilizzo, ma questo particolare divieto ha rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Queste popolazioni infatti vivono di questo, ovvero per loro è indispensabile pescare per potersi nutrire e sopravvivere. Il divieto, sommato all’aumento del turismo e dell’inquinamento, è stato visto visto come una grossa provocazione, che non è passata di certo inosservata ed a scatenato una piccola serie di conseguenze, durate diversi anni, che ha visto uno scontro tra l’ente e la popolazione stessa.
Col passare del tempo, la popolazione natale del luogo ha deciso di protestare in maniera assai vistosa. Le suddette proteste hanno bloccato letteralmente il paese, che è stato luogo dello scontro tra le fazioni: inizialmente, l’ente Honduran Coral Reel Foundation si è trovato in difficoltà, visto che le popolazioni natali erano in superiorità numerica. Nessun atto di violenza è stato per adottato da parte loro: si è trattato di semplici proteste civili che però hanno bloccato le isole stesse e tutti gli organi governativi in esse presenti. Per questo motivo, l’ente Honduran Coral Reel Foundation ha fatto ricorso alla marina del luogo, che nell’ottobre del 2003, ha deciso di bloccare queste proteste in maniera assai drastica e violenta. Molte persone hanno perso la vita durante la battaglia che si è scatenata nelle strade dell’isola: la marina ha infatti effettuato una soppressione violenta per evitare che, altre persone, potessero decidere di unirsi alla suddetta e complicare ulteriormente la situazione. Dopo questi atti di violenza, le popolazioni del luogo hanno deciso di fondare l’Organización Fraternal Negra Hondureña, la quale ha presentato una petizione per la violazione dei diritti umani sul territorio natale delle persone. Tale petizione, che riscosse un grande successo, ha permesso alla popolazione di poter tornare ad avere attivi i suoi diritti: di conseguenza, nelle suddette isole, i villaggi e le zone più abitate sono tornate ad essere il luogo dove, i nativi, possono vivere una vita basata sulla caccia e sulla pesca, senza alcun tipo di problema, mentre il turismo è continuato ad aumentare ma nel rispetto delle norme in vigore riguardo all’inquinamento ambientale.