Il postino è il film che sarà trasmesso sul Nove oggi, domenica 14 agosto 2016. La pellicola dal genere drammatico del 1994 segna l’ultima opera diretta e interpretata da Massimo Troisi, l’attore scomparso prematuramente solo dopo 12 ore aver terminato le riprese di questo stesso film. Assieme a lui a dirigere il film anche Michael Radford, regista britannico che ha seguito molti film famosi tra alcuni dei suoi titoli: Il giorno in cui i pesci uscirono dal mare, Orwell 1984, Dancing at the Blie Iguana, Un colpo perfetto, Il mercante di Venezia, Elsa & Fred. Il soggetto de Il postino è stato scritto da Antonio Skarmeta ed è stato tratto dal romanzo de Il postino di Neruda, la sceneggiatura è stata realizzata da Anna Pavignano, Michael Radford, Furio Scarpelli e Massimo Troisi, i produttori della pellicola sono Mario e Vittorio Cecchi Gori con Gaetano Daniele. La casa di produzione, invece, comprende Esterno Mediterraneo Film, Cecchi Gori Group, Penta Film e Tiger Cinematografia. Il montaggio è stato a cura di Roberto Perpignani e la fotografia di Franco Di Giacomo, mentre le musiche che compongono la colonna sonora sono state scritte da Francisco Canaro, Luis Enriquez Bacalov, Sergio Endrigo, Riccardo Del Turco e Paolo Margeri. La durata della pellicola è pari a 108 minuti ed è stata prodotta tra Spagna, Italia e Regno Unito.
– Il postino è il film in onda su Canale 9 oggi, domenica 14 agosto 2016 alle ore 15:45. La pellicola del grande cinema che è stata l’ultmia opera di Massimo Troisi come regista e attore. Stiamo ovviamente parlando de “Il postino”, film del 1994. Accanto a lui ha recitato Philippe Noiret. Ma vediamo la trama del film nel dettaglio.
La vicenda si svolge nei primi anni ’50 e vede agire Mario e Pablo Neruda. Il primo è un giovane senza lavoro, figlio di pescatori. Il secondo è il famoso poeta che dopo aver avuto asilo politico in Italia si è ritirato su una piccola isola del meridione, proprio dove vive il ragazzo, che viene assunto come postino e il suo compito sarà consegnare la posta al poeta, visto che il resto del paese è analfabeta. Mario comincia quindi questo lavoro e si stupisce di come la maggior parte delle lettere sia di ammiratrici del poeta. In breve tempo il ragazzo resta colpito dalla personalità di Neruda e alla fine acquista un suo libro e si fa fare una dedica. Il rapporto tra i due si rafforza passo dopo passo, attraverso lunghe chiacchierate e passeggiate nelle quali Mario si trova a parlare di cose, come la poesia, di cui mai avrebbe pensato di poter discutere. Un giorno Mario si imbatte in Beatrice e il suo cuore comincia a battere per lei. La ragazza è la nipote della donna che gestisce il locale dove il ragazzo ogni tanto consuma i pasti. Mario si fa notare dalla ragazza in modo molto discreto. Il giorno dopo si reca dal poeta per avere un aiuto per fare breccia nel cuore della ragazza. Il poeta gli regala un quaderno dove scrivere delle poesie e poi si fa portare nel locale, perchè vuole vedere Beatrice e far capire a tutti il legame che intercorre tra lui e Mario. Passano i giorni e Mario inizia a farsi avanti con la ragazza, utilizzando i suggerimenti scritti del suo famoso amico. Piano piano Beatrice comincia a ricambiare il suo sentimento. La zia si accorge che c’è qualcosa che non quadra e quindi scopre una poesia un po’spinta del poeta, che Mario aveva dato alla nipote. Quindi la donna si reca da Neruda, chiedendogli di fare in modo che Mario si tolga dalla testa sua nipote. Ma poche ore dopo la ragazza fugge e passa una notte di passione con Mario. I due quindi decidono di unirsi in matrimonio e il poeta fa loro da testimone. Nel mezzo della cerimonia Neruda viene a sapere che per le autorità del suo paese lui non è più un ricercato. Neruda riparte dopo aver salutato il suo giovane amico. Da quel momento Mario si comincia a dedicare alla poesia nei rari momenti di pausa dal lavoro in osteria. Continua a seguire la vita artistica del poeta, sperando un giorno di poterlo rivedere. Quando lui e Beatrice aspettano il primo figlio, lui vorrebbe dargli come nome Pablito, proprio come omaggio al suo noto amico, tuttavia la moglie non sembra troppo concorde. Il ragazzo sente la mancanza di Neruda e si dispiace dell’affermazione della DC nelle elezioni locali, essendo certo che se il poeta fosse stato ancora lì gli esiti delle urne sarebbero stati diversi. Un giorno giunge una comunicazione, scritta da qualcuno per conto di Neruda, in cui gli si chiede di spedire degli oggetti che il vate aveva lasciato sull’isola. Mario la prende non troppo bene e prende la decisione di allegare alla spedizione anche una registrazione in cui il poeta possa rivivere la quotidianità dell’isola, con tutti i suoi rumori, oltre che il periodo passato insieme. Anni dopo il poeta è sull’isola con la consorte. Si reca all’osteria e vede Beatrice alle prese con il figlio, che si chiama Pablito. Mario però è morto anni prima, senza riuscire a conoscere il figlio, nel corso di una manifestazione comunista. Il vate ascolta la registrazione che nessuno spedì, con il pensiero che va a Mario e a come si siano cambiati la vita a vicenda senza saperlo.