Rai 1 ha mandato in onda Un mondo nuovo, il film che celebra l’Unione Europea e racconta di quando, a Ventotene, un gruppo di uomini ha iniziato a dare forma a un’idea considerata da molti soltanto un’utopia. Il protagonista di questa storia è Altiero Spinelli, che confinato a Ventotene comincia a riflettere sulla forma da dare all’Europa alla fine della seconda guerra mondiale. Proprio sull’isola dell’arcipelago pontino, che negli anni 40 era una colonia destinata al confino degli avversari politici del regime, Altiero Spinelli incontra Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni e con loro dà vita al primo Manifesto, considerato oggi il cardine dell’Europa libera e unita. I tre giovani, confinati dal regime a causa delle loro idee, riescono a trovare terreno fertile per il loro progetto e, nel buio di una caverna, iniziano man mano a delineare il disegno di una nazione unica, trascrivendo segretamente i principi cardine e nascondendo gli scritti in maniera scrupolosa. Il primo Manifesto, infatti, ha raggiunto la terra ferma grazie al coraggio di una donna, Ursula Hirschmann, che ha nascosto le cartine all’interno dei suoi effetti personali eludendo la sorveglianza delle numerose guardie. Proprio grazie al suo ingegno, infatti, è stato stampato il primo manifesto, che ha posto le basi di quello che da lì a qualche decennio sarebbe diventato il futuro dell’Europa. Il film, che vede alla regia Alberto Negrin, annovera attori del calibro di Vinicio Marchioni, Isabella Ragonese, Orlando Cinque e Peppino Mazzotta. Ottima l’interpretazione dei protagonisti, che hanno portato sul piccolo schermo una storia che fa parte del passato ma che è capace, ancora oggi, di coinvolgere le generazioni.
Le idee di “Un mondo nuovo” arrivano sulla terra ferma. È il 1944 ed Eugenio Colorni riesce a scampare a una perquisizione grazie al suo vecchio carceriere. Colorni, però, morirà poco tempo dopo. Ernesto, invece, si spegnerà in seguito a una malattia nel 1967. 40 anni dopo aver dato vita al Manifesto di Ventotene, gli italiani hanno visto la nascita di un’Europa Unica. Intanto ritroviamo Altiero e Ursula marito e moglie, lui però, è malato e potrebbe morire da un momento all’altro. Consapevole del suo stato di salute, a Strasburgo, presso il parlamento Europeo, Altiero attende la votazione delle nuove norme che renderanno l’Europa Unita, ma il suo ricordo va alle persone che hanno contribuito a questo progetto. Finalmente, con 237 voti favorevoli, 31 contrari e 43 astenuti il parlamento approva il trattato per la Costituzione Europea, ma il trattato Spinelli, poco tempo dopo viene bloccato.
L’idea di “Un mondo nuovo” sembra essere in pericolo. Le idee degli esiliati, infatti, raggiungono ben presto le guardie, che irrompono nelle camere alla ricerca dei documenti che possano incastrare i sognatori. Per fortuna, il prezioso Manifesto è salvo e i protagonisti, supportati da Ursula e Ada, decidono di portarlo ad di fuori da Ventotene. Proprio Ursula, infatti, nasconde le cartine all’interno di un pollo, una provvista per il lungo viaggio che le guardie decidono di lasciar passare. Giunte a destinazione, le donne riescono a stampare il primo manifesto prima di fare ritorno a Ventotene, dove Ursula scopre che Eugenio è pronto a tornare sulla terra ferma. Quando arriva il giorno della partenza, però, Altiero non si presenta per salutare i suoi amici: è in punizione. Ursula trova quindi una scusa per tornare da lui e guardarlo negli occhi ancora una volta. – A “Un mondo nuovo” Eugenio Colorni viene malmenato dagli uomini del regime. Mentre Ursula si occupa delle sue ferite, però, la coppia capisce di essere giunta al capolinea. Ursula si trasferisce a Milano da dove inizia la sua corrispondenza con Altiero. A Ventotene, intanto, le guardie fanno irruzione nella cella di Ernesto per portarlo via. Si diffonde ben presto la notizia dell’arresto di Mussolini, a Ventotene i confinati trattano per ottenere delle nuove condizioni di vita. Anche Ernesto Rossi riceve la libertà e può quindi riabbracciare Eugenio. Altiero si prepara a fare ritorno sulla terra ferma portando con sé le idee dei suo prezioso Manifesto, qui riabbraccia Ursula e i suoi compagni di esilio: finalmente può parlare liberamente del progetto di un’Europa Unita. Eugenio, però, è pronto a dire addio a Ursula, certo che Altiero saprà prendersi cura di lei.
Sta per prendere il via “Un mondo nuovo”, la fiction che Rai 1 propone per la sua prima serata di oggi, 22 agosto 2016, in occasione del vertice che ha visto Matteo Renzi, Francois Holland e Angela Merkel riunirsi a Ventotene. Proprio sull’isola dell’arcipelago Pontino, dove i fascisti confinavano gli oppositori politici, nel 1941 nasceva quello che è passato alla storia come “Il Manifesto di Ventotene”, il cui nome originario era: “Per un’Europa libera e unita”. L’opera, che è oggi considerata la pietra miliare per la nascita dell’Europa unita, è nata dal desiderio di tre uomini, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, che per lungo tempo hanno creduto in quella che per molti era soltanto un’utopia. – “Un mondo nuovo” ha inizio da un’immagine, quella che vede il protagonista di questa storia intento a ricordare il passato e i suoi ideali. In un attimo, si ritorna al passato, quando un militare comunista e antifascista, Altiero Spinelli, viene condannato dal regime a sedici anni di reclusione. Spinelli si rifiuta di richiedere la grazia e giunge in carcere, dove inizia la sua seconda vita. Ottenuta la liberazione, però, qualcuno lo costringe a firmare un documento che lo porta in esilio. Qui incontra Eugenio Colorni, un filosofo perseguitato dal regime, ma anche Sandro Pertini e Umberto Terracini. Spinelli comincia a mettere in discussione tutte le ideologie del passato e per questo viene allontanato dagli altri esiliati, ma ben presto fa la conoscenza di Ursula Hirschmann. – A “Un mondo nuovo” Altiero Spinelli si unisce a Eugenio Colorni e a sua moglie Ursula nella coltivazione dei campi. Ben presto, però, la fame spinge gli esiliati alla rivolta, che si conclude quando viene promessa una razione extra di farina. Sull’isola, Spinelli ha tempo di pensare, cosa che gli permettere di evadere dal suo esilio, ma allo stesso tempo può leggere le idee innovative che vedono tutti i popoli uniti in un’unica nazione. È a questo punto che Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi cominciano a immaginare il futuro dell’Europa, appuntando in maniera scrupolosa le nuove idee. I bombardamenti successivi portano a un nuovo miracolo: gli esiliati, per la prima volta, riescono a pranzare tutti assieme, ma è nel buio delle grotte che prende forma l’idea di una nazione unica.
Stasera su Rai 1 andrà in onda, in replica, il film tv Un mondo nuovo, per la regia di Alberto Negrin. Il film ripercorre la storia di Altiero Spinelli, uno degli autori del Manifesto di Ventotène. “Altiero Spinelli è stata una delle figure cardini del Novecento, uno dei padri fondatori dell’Unione Europea. Non c’è nulla di male nell’essere ogni tanto sanamente orgogliosi nell’essere italiani. Film come questi sono necessari soprattutto per le nuove generazioni, non fosse altro per attivare una riflessione su chi erano quei ragazzi di Ventotene di ieri e su chi abbiamo oggi’’, ha detto Marchioni in occasione della prima messa in onda del film su Rai 1, come riportato dall’Ansa. In quell’occasione l’attore aveva spiegato come si era preparato a vestire i panni di un uomo realmente esistito: “Sono andato a rileggere tutto quello che ha scritto Spinelli, a partire dalla sua autobiografia. Uno dei libri più interessanti letti negli ultimi anni. Ho studiato per approcciarmi a lui, un vero gigante. Questo è uno dei ruoli che ti cambia la vita. Non ho ovviamente potuto basare la mia interpretazione sulla somiglianza fisica, lui era un omone, io sono piccolino. Ho cercato di catturarne l’anima puntando tutto sullo sguardo”.
) – Il ruolo di protagonista principale di Un mondo nuovo è stato attribuito a Vinicio Marchioni, che assume le sembianze di Altiero Spinelli. Marchioni può annoverare nel suo palmares un Nastro d’argento, una nomination al David di Donatello, tre premi al Festival del Cinema di Venezia ed uno al Roma Fiction Fest. Tra i suoi titoli più noti, Diciotto anni dopo, Scialla! (Stai sereno), To Rome with Love, Passione sinistra e Tutta colpa di Freud. Ha preso parte anche alle serie televisive Romanzo criminale – La serie, Crimini 2 – Luce del nord, Francesco e Luisa Spagnoli. Con lui ha recitato la collega Isabella Ragonese, interprete palermitana vincitrice a sua volta di due Nastri d’argento e apprezzata per Tutta la vita davanti, Oggi sposi, Un altro mondo, Fino a qui tutto bene e Dobbiamo parlare. Il cast è completato da Peppino Mazzotta, Orlando Cinque, Pierre Lucat ed Alex Cendron.
Lunedì 22 agosto, Rai Uno proporrà in prima serata un film incentrato sugli uomini grazie ai quali è stata pensata e realizzata l’Unione Europea così come è diventata oggi. Alle ore 21.25 verrà trasmesso il film per la televisione Un mondo nuovo. Il titolo la vicenda relativa al cosiddetto Manifesto di Ventotene, autentico progenitore dell’Europa Unita. È stato realizzato in Italia nel 2014 e prodotto da Rai Fiction, azienda grazie alla quale è stato proiettato in maniera molto rapida sulla TV di stato. La fotografia è stata gestita da Enrico Lucidi, con la direzione della produzione affidata ad Edoardo Moracci. La pellicola è stata diretta dal regista nostrano Alberto Negrin, nato alla fine del ventennio fascista e da sempre sensibile alle tematiche storico-politiche. Tra i film che portano la sua firma, vanno segnalati Il gatto con gli stivali, Lungo il fiume e sull’acqua, Il delitto Notarbartolo, La quinta donna, Il viaggio del terrore: la vera storia dell’Achille Lauro, Perlasca – Un eroe italiano, Gino Bartali – L’intramontabile, Gino Bartali – L’intramontabile e la miniserie televisiva Tango per la libertà.
Un mondo nuovo è incentrato su un gruppo di ragazzi vissuti negli primi anni Quaranta ed esiliati dalla dittatura fascista. Questi ragazzi si trovano sull’isola di Ventotene, ma il loro modo di pensare comunista non viene minimamente scalfito. Vittorio Spinelli e tutti gli altri vogliono fare in modo che il mondo possa vivere momenti migliori dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il nuovo obiettivo diventa quello di rendere l’Europa un vero e proprio Stato federale, senza alcuna divisione interna. Non mancano gli scontri tra favorevoli e contrari con diverse scene di tensione, ma saranno la collaborazione pacifica e la voglia di trovare un punto d’incontro ad avere la meglio su tutto il resto.