Il giallo della morte di Angela Telesca, giovane colf 20enne di Torino, è rimasto ancora senza alcun colpevole. La ragazza è stata ritrovata il 14 novembre del 1988 nella vasca da bagno di Sonia Brunetti Luzzati, una delle due donne presso cui lavorava come domestica. Il corpo si trova in quel momento nella vasca da bagno e viene ritrovato proprio dalla Luzzati che, inizialmente, non capisce subito che è morta. La estrae infatti dalla vasca e cerca di farla respirare, non sapendo che questo suo gesto comprometterà del tutto la scena del crimine. Il caso verrà trattato questa sera, mercoledì 3 agosto 2016, nello Speciale di Chi l’ha visto, in onda su Rai 3. Dall’archivio del programma, si notano i diversi dettagli del giallo, a partire dalla presenza di acqua nei polmoni della giovane rilevata dall’autopsia. Angela Telesca è stata quindi affogata, ma perché si trovava nella vasca da bagno? Inizialmente gli inquirenti ipotizzano che possa essersi sentita male, ma il particolare della vasca da bagno è troppo strano. La famiglia inoltre non accetta la teoria degli investigatori secondo cui Angela sarebbe morta per overdose. Il tossicologico evidenzierà che i familiari avevano ragione e che nel sangue della ventenne non c’era alcuna traccia di droga. La ragazza aveva parlato al telefono con la padrona di casa pochi minuti prima ed il suo umore era sereno, non esistevano quindi turbamenti, almeno in quel momento. Unica figlia di 5 fratelli, Angela Telesca ha tanti sogni e vive una relazione da tempo con Nicola, anche se i genitori non accettano la sua presenza. Grazie ai diari della ragazza, gli inquirenti entrano in contatto con i diversi stati d’animo della 20enne e con quelle liti con Nicola che però non sfociavano mai in episodi violenti. Gli inquirenti ipotizzano subito che all’interno dell’appartamento o nelle immediate vicinanze, ci fosse qualcuno appostato che poi abbia ucciso Angela Telesca. Ma di chi si tratta? La vicina di casa sente qualcuno suonare nell’appartamento della Luzzati poco dopo le 11 e subito dopo delle urla. La testimone ferma un inquilino del palazzo e gli chiede di andare a controllare, ma l’uomo sente due persone parlare tranquillamente e se ne va. Sulla scena del crimine vengono ritrovate delle impronte, ma non aiutano gli inquirenti a risalire ad un’identità, ed un cerotto nelle immediate vicinanze della vasca con cui si ipotizza sia stata legata. Le tracce presenti sul polso della vittima confermeranno infatti la presenza di una sostanza gommosa, simile alla colla del cerotto.