Ha creato scalpore in tutto il mondo la vicenda di don Andrea Contin, il prete di San Lazzaro a Padova, che dopo la denuncia di una sua presunta amante dovrà rispondere davanti al magistrato di favoreggiamento della prostituzione, violenza privata e porta abusivo d’armi. In tanti in queste ore si stanno chiedendo cosa davvero sapesse la Curia della situazione di Don Andrea. A tal proposito Il Mattino di Padova ha chiarito che la Diocesi aveva aperto un fascicolo sul sacerdote in relazione all’esposto della sua presunta amante e aveva avviato quella che la Curia cataloga come “indagine previa”. In questo senso ad esprimersi nel merito della vicenda era chiamato il vescovo, che però non aveva ancora deciso se indire o meno il processo canonico previsto dal diritto. I tempi per un provvedimento ecclesiastico nei confronti di Andrea Conti, dunque, erano in ritardo rispetto a quelli della magistratura.
Non si parla solo in Italia del caso di Don Andrea Contin. Il caso del sacerdote “a luci rosse” di San Lazzaro a Padova sta infatti facendo il giro del mondo. Come riporta infatti il Mattino di Padova la vicenda di Don Andrea Contin è infatti sbarcata pure sui siti online dei alcuni quotidiani esteri che hanno citato l’intervista alla presunta amante del sacerdote, intervista pubblicata dal quotidiano italiano. Sul Times si racconta come la Curia fosse informata dall’estate scorsa dei comportamenti di don Andrea Contin, mentre The Indipendent ha titolato: “prete cattolico accusato di organizzare orge in canonica e di far prostituire 15 donne”. E un altro quotidiano inglese, The Daily Mail, riporta alcune parti dell’intervista alla presunta amante di Don Andrea Contin e racconta come il sacerdote sia andato nel villaggio francese per scambisti. Pezzi sulla vicenda del sacerdote sono stati pubblicati anche sul New York Post (“Italian priest accused of hosting orgies, pimping out women”) e su Le Parisien e anche sul quotidiano austriaco Die Kronen Zeitung.
Continua a far discutere la vicenda di Don Andrea Contin, il sacerdote di San Lazzaro a Padova accusato di favoreggiamento della prostituzione, violenza privata e porto abusivo di armi. Il caso è esploso in seguito alla denuncia di una donna di 49 anni, sua presunta amante. E l’inchiesta del pubblico ministero Roberto Piccione, come riporta Il Mattino di Padova, vuole verificare se, come sembra, don Andrea Contin abbia preso soldi da altri uomini per farli partecipare alle orge con le sue amanti. E vuole anche stabilire se durante alcuni incontri il sacerdote abbia usato violenza, anche psicologica, con alcune sue partner. Ci si chiede poi se anche la Curia sapesse qualcosa in merito. Il quotidiano riferisce infatti che il Tribunale ecclesiastico aveva sentito prima dell’estate l’amante di don Andrea Contin: la donna aveva raccontato più o meno gli stessi fatti scritti nella denuncia presentata ai carabinieri lo scorso dicembre. Ora la Procura vuole sapere se la Curia fosse già al corrente dei comportamenti di Don Andrea Contin.
La decisione di Don Andrea Contin sembra essere inequivocabile: interrompere il rapporto con la Chiesa. Il religioso si trova ancora in attesa di sapere quali saranno i prossimi sviluppi della vicenda giudiziaria che lo riguarda, accusato di favoreggiamento alla prostituzione, violenza privata e ospite in una comunità al di fuori del Veneto. Pesanti accuse nei confronti di don Andrea Contin, che lo hanno portato a recidere i rapprti con numerosi amici, anche quelli più datati conosciuti durante l’infanzia a Campo San Martino, in provincia di Padova. Nonostante i reati che gli sono stati imputati, il prete ha ricevuto comunque numerose manifestazioni d’affetto da parrocchiani e conoscenti, a cui tuttavia ha risposto con un lapidario “don Andrea Contin non esiste più”. La richiesta è di essere dimenticato, di non ritrovarsi più al centro delle voci di paese. Come sottolineato dalla giornalista Cristina Genesin de Il Mattino di Padova, per ora l’imputato stesso non conosce le prove in mano alle autorità. Potrà conoscere i dettagli solo in un secondo momento, ad indagine conclusa. Secondo gli inquirenti, infatti, don Andrea Contin avrebbe spinto le sue amanti a concedersi ad altri uomini in cambio di un compenso in denaro. Le indagini riguardano quindi la cerchia ristretta delle parrocchiane del don ed i possibili clienti, che attirava grazie ad annunci online su siti come bakeka.it o scambiomoglie.it. Sette delle donne ascoltate fino ad ora hanno confermato di aver avuto rapporti sessuali con il prete, sia da solo che con altri uomini. Secondo le testimonianze non ci sarebbe stata coercizione, fatta eccezione per la donna di Padova che ha avuto con Contin una relazione stabile fra il 2011 ed il 2015. Quest’ultima lo ha segnalato alla Curia ed in seguito, non ricevendo risposta, ha provveduto ad effettuare denuncia formale. In due episodi diversi la donna sarebbe stata infatti minacciata dal prete, armato di coltello. In un occasione invece don Andrea Contin l’avrebbe minacciata di diffondere i video che la riguardavano e che egli stesso aveva girato durante i famosi festini.