Adriana Asti si racconta nel corso di un'intervista al Corriere della Sera e a pochi giorni dall'uscita della sua autobiografia: gli amori, la carriera e quell'episodio di molestie

VITTIMA DI MOLESTIE DA UNA CAMERIERA

Adriana Asti ha rilasciato una lunga intervista attraverso il Corriere della Sera. A fine mese arriverà nelle librerie la sua autobiografia. Nell’intervista racconta tanti aneddoti della sua carriera iniziando dal fatto che a diciassette anni scappò di casa: “La verità è che volevo andar via da casa. Famiglia milanese, benestante, molto chiusa. Mia madre in vita sua ha detto pochissime parole e io me le ricordo tutte. Non rinnego nessuno dei film che ho fatto. Paolo il caldo, La schiava io ce l’ho e tu no e così via. Mostrarmi nuda e vedere che c’era un fiume di uomini che mi ammiravano, mi corteggiavano, per me era un risarcimento. So che avrei dovuto scandalizzarmi, ma era quello che provavo”. L’attrice fu vittima anche di molestie dalla cameriera che solo in seguito fu allontanata dalla famiglia, come lei stessa racconta nel corso dell’intervista “nessuno della mia famiglia disse nulla, sebbene improvvisamente quella donna venne allontanata. Ma c’è di più. In casa nessuno valorizzava il mio corpo”.



ADRIANA ASTI, GLI AMORI E LE NOZZE

Adriana Asti, nella lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, parla anche del matrimonio con Fabio Mauri: “Lui era una persona molto intelligente, misticheggiante, avvertiva i miracoli. E aveva una buona famiglia tradizionale, cosa che io non reggevo: mi ricordava la mia. Un giorno me ne andai”. Riguardo invece il matrimonio con Giorgio Ferrara: “Per far funzionare un matrimonio contano gli spazi. Se si hanno case grandi tanto da potersi ricavare degli angoli tutti per sé, le cose vanno bene”. Nel suo libro la Asti parla molto bene di Tinto Brass: “Sul set di Caligola , il suo film mai proiettato in Italia, lui arrivava con moglie e figli e commentava le orge: “Tinta – chiedeva alla moglie -, come la metteresti tu quella gamba?”



LA CARRIERA

Adriana Asti è nata a Milano il 30 aprile del 1931. Il suo esordio a teatro avviene nel 1951 e ottiene il primo successo personale con una parte ne Il crogiuolo di Arthur Miller, diretta da Luchino Visconti. Tante le parti recitate a teatro nel corso della sua carriera. Al cinema ha interpretato il ruolo della prostituta Amore in Accattone (1961) di Pier Paolo Pasolini, grande amico dell’attrice, e quello dell’affascinante zia del protagonista in Prima della rivoluzione (1964), di Bernardo Bertolucci. Ha recitato in Il fantasma della libertà (1974), di Luis Buñuel; Un cuore semplice (1977) e Tosca e altre due (2003), entrambi di Giorgio Ferrara, fratello di Giuliano e suo attuale marito; Io, Caligola di Tinto Brass (1979), Bimba – È clonata una stella (2002), debutto cinematografico di Sabina Guzzanti; La meglio gioventù (2003) e Quando sei nato non puoi più nasconderti (2005), entrambi di Marco Tullio Giordana; L’ultimo Pulcinella (2008), di Maurizio Scaparro. Nel 2015 è stata protagonista di A.A. professione attrice, diretto da Rocco Talucci, film documentario dedicato alla sua produzione cinematografica e teatrale.

Leggi anche

Roberto Cenci e Luciano Cannito, chi sono gli ex fidanzati di Rossella Brescia/ "Non eravamo più felici"