Questa sera, venerdì 27 ottobre, alle 21.15 su Rete 4 torna l’approfondimento settimanale sui maggiori casi di cronaca con Quarto Grado, condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero. In primo piano c’è il giallo di Marco Vannini, morto il 18 maggio 2015 nella casa della fidanzata Martina Ciontoli. Per la sua morte, causata da un colpo di pistola, è indagata tutta la famiglia Ciontoli con l’accusa di omicidio: Martina, il padre Antonio, la madre Maria, il figlio Federico e la sua fidanzata Viola (accusata di omissione di soccorso). Il processo è giunto a una fase cruciale, con le deposizioni degli imputati: lunedì hanno deposto Federico e viola. Ieri, giovedì 26 ottobre, si è tenuta una nuova udienza con l’interrogatorio di Martina e il padre Antonio, il principale indiziato. Il capofamiglia ha fornito una nuova versione dei fatti, attribuendosi la responsabilità del colpo esploso da una calibro: “La mattina avevo deciso di pulire le mie 2 pistole e la sera mi sono ricordato di averle lasciate nella scarpiera del bagno nel momento in cui Marco si stava lavando. Sono entrato in bagno, tra me e Marco c’era un rapporto intimo. Anche mia figlia era presente ma è uscita. Marco ha visto le armi e ha chiesto di vederle. Abbiamo giocato un po’, ho preso la pistola, ho caricato e ho premuto il grilletto pensando fosse scarica”. Restano, però, le incongruenze e le omissioni relative alle ore successive allo sparo. Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero ripercorrono e analizzano le parole pronunciate in Aula.
IL CASO DI ISABELLA NOVENTA
A Quarto Grado si torna a parlare dell’omicidio di Isabella Noventa. Il processo si è concluso con tre condanne per i fratelli Freddy e Debora Sorgato (30 anni di carcere) e per la loro amica Manuela Cacco (16 anni e 10 mesi), colpevole anche di stalking e simulazione di reato. Adesso i giudici hanno depositato le motivazioni della sentenza (350 pagine scritte in quattro mesi): “Si desume che è Debora a prendere in mano la situazione e, di fronte all’incapacità del fratello di lasciare Isabella, ad assumere una decisione drastica, a suo dire necessaria”, si legge nelle motivazione. Mentre per Freddy “quell’uccisione ha avuto una sorta di efficacia liberatoria… risulta provato dall’atteggiamento successivo di estrema freddezza, coerente con la decisione di uccidere la donna da cui era ossessionato e attratto”. Gli inviati di Quarto Grado tornano a Padova per esaminare quanto scritto dalla Corte. Ricordiamo che per le segnalazioni da parte degli spettatori, sono sempre attivi il Centralone (02/30309010) e l’account di Facebook del programma. Invece per commentare la puntata in diretta, per opinioni e domande dei quartograders usare l’hashtag #quartogrado su Twitter (@quartogrado).