L’INTERVISTA
Rocco Chinnici, racconta Caterina, era un padre all’antica. “Da buon magistrato, sottoponeva a interrogatorio tutti i ragazzi che frequentavo”. Castellitto confessa che non è stato difficile entrare nella parte: “Mi reputo un padre geloso”. Per certi versi, i dialoghi della fiction sono un po’ ambigui: “Non si capisce mai se Chinnici parli con la figlia o col futuro magistrato”. Giovanni Paparcuri, ex autista di Rocco Chinnici, entra in studio. “Era destino che mi salvassi, e tutto è avvenuto per puro caso”. “Lui raccomandava sempre: ‘Attenti ai furgoni e alle macchine di grossa cilindrata’. Temeva per la sua vita ma anche per la nostra”. Il racconto continua: “Non ricordo nulla di quel giorno, ma lo vivo quasi come un secondo natale: sono rinato, letteralmente”. La chiosa ideale è affidata a Fazio: “Avranno ammazzato gioia e speranze, ma hanno perso. Questo è sicuro”. [agg di Rossella Pastore]
CASTELLITTO A CHE TEMPO CHE FA
Sarà Sergio Castellitto a raccontare, questa sera a “Che tempo che fa” e su Rai Uno il 23 gennaio, la straordinaria figura di Rocco Chinnici, il magistrato ucciso nel 1983 per mano della mafia. “Era un uomo che si alzava alle quattro del mattino e lavorava. Era un grande uomo che ha avuto un’intuizione formidabile capendo che la condivisione del proprio lavoro con gli altri colleghi era fondamentale”, ha ammesso di recente l’attore, così come rivela Silvia Fumarola per “Repubblica.it”. Nelle sue parole, anche il ricordo della sua attività di contrasto alla mafia, culminata con l’incontro di due eroi che hanno perso la vita in due attentati efferati, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: “Era un grande cercatori di talenti. Fu lui che andò a cercarsi i migliori ‘numeri nove’ che poi tragicamente sono diventati i nostri eroi”, ha confermato l’attore riferendosi proprio ai due magistrati uccisi per mano della criminalità organizzata. “Loro gli dicevano che non si riposava mai, gli chiedevano se avesse un hobby e lui rispondeva: ‘Il mio hobby è lavorare”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
LE SUE DICHIARAZIONI SU FEDEZ
Nei giorni scorsi Sergio Castellitto è stato suo malgrado coinvolto in una piccola polemica. L’attore e regista italiano è stato infatti intervistato da Corriere Tv e tra le altre cose gli è stato chiesto se fosse meglio De Gregori o Fedez. Lui ha risposto che il rapper probabilmente ne deve mangiare di pasta e fagioli. Un giudizio che Fedez stesso ha detto di condividere, ma non gli è andata proprio giù che il pezzo del Corriere contenente la videointervista fosse intitolata “Fedez cantautore? Ne deve mangiare di pasta e fagioli!”. In effetti gli 11 minuti di intervista non erano certi incentrati su Fedez, ma dovevano servire a promuovere il film per la tv dedicato a Rocco Chinnici. Lo stesso di cui Sergio Castellitto parlerà questa sera ospite a Che tempo che fa. Si tratta di “Rocco Chinnici. È così lieve il tuo bacio sulla fronte”, che andrà in onda martedì 23 gennaio su Rai 1 e in cui l’attore interpreta il magistrato vittima di mafia.
SERGIO CASTELLITTO, LA CARRIERA
Sergio Castellitto aveva già dato volto a un uomo impegnato contro la criminalità. Nel 2016 era stato infatti trasmesso, sempre da Rai 1, “Il sindaco pescatore”, in cui interpretava Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, che venne ucciso dalla Camorra. Nato a Roma nel 1953, Castellitto ha frequentato l’Accademia nazionale d’arte drammatica, senza però terminarla. Inizia comunque a recitare in teatro e conosce Margaret Mazzantini, che sposa nel 1987. Come attore vince due Nastri d’argento e un David di Donatello. Ha anche ricevuto il Pardo d’oro alla carriera. Ha diretto anche pellicole con sceneggiature curate dalla moglie e in televisione recita in diverse mini-serie o film dedicati a personaggi importanti, come Enzo Ferrari, Fausto Coppi, Padre Pio e don Lorenzo Milani. Il suo ultimo film, “Fortunata”, ha partecipato al Festival di Cannes ed è valso il premio Un Certain Regard per la miglior interpretazione a Jasmine Trinca.