Sylvie Lubamba, ospite di Pomeriggio 5, ha mostrato come è cambiato il suo stile di vita dopo i 3 anni e 4 mesi di carcere. E’ ritornata, faticosamente, alla vita di tutti i giorni, anche grazie all’aiuto dell’adoratissima sorella: “Ho rafforzato la mia fede con un appuntamento quotidiano fisso, non sono entrata in carcere per furto ma uso fraudolento di carte di credito”. Patrizia Groppelli non crede, però, alla sua conversione ma l’ex valletta di Chiambretti ha immediatamente rigettato ogni accusa: “Non sono una fanatica, mi piacerebbe raggiungere il livello della signora Rosati. Con nostro Signore non si scherza, è un padre amorevole”. La parola anche ad Alessandro Cecchi Paone: “Sono confuso che tutti i convertiti oggi inseguono strade diverse mettendo assieme riti orientali, cattolici, luterani. Non ho capito Lubamba che rito segue”. Ed ecco la sa risposta: “Io mi ritengo cristiano più vicina agli evangelici, quindi protestante”. E rivolgendosi alla principessa: “Ho pagato davanti a Dio, non sono un reato che cammina” (Aggiornamento Sebastiano Cascone)
LE NUOVE RIVELAZIONI A POMERIGGIO 5
Sylvie Lubamba oggi torna ospite di Barbara D’Urso a Pomeriggio Cinque pronta ad aggiungere nuovi dettagli sulla sua permanenza di tre anni e mezzo in carcere per le ormai note vicende giudiziarie che l’hanni vista protagonista. La showgirl di origini congolesi, ha già raccontato come riusciva a truffare e rubare soldi dalla carte di credito altrui. Ecco alcuni stralci delle dichiarazioni rilasciate a Pomeriggio 5: “Prendevo gli scontrini e li nascondevo nel reggiseno, poi andavo in camera e… Si parla di sedici anni fa, adesso non si può fare più. Venivo invitata ad esempio ad una festa in un locale e poi al tavolo con gente facoltosa, che nella maggior parte dei casi non conoscevo. – e ancora – Si beveva champagne e quando il titolare del tavolo pagava spesso dimenticava di mettere in tasca lo scontrino. Allora a fine serata lo prendevo io, lo accartocciavo e lo nascondevo nel reggiseno. Poi in camera usavo i numeri delle carte di credito e le scadenze. Negli scontrini c’era tutto…”.
SYLVIE LUBAMBA: L’ISOLAMENTO IN CARCERE E GLI ACQUISTI FOLLI
Cosa racconterà oggi l’ex showgirl a Pomeriggio 5? Sylvie Lubamba ha già raccontato di aver vissuto due anni di pura follia, con i soldi guadagnati illegalmente faceva davvero di tutto: “Prenotavo viaggi aerei, alberghi, vacanze e acquisti internet per i quali non c’era bisogno di strisciata… La prima volta ho offerto una vacanza a tutta la mia famiglia. Sono stati due anni di follia”. Una vita allegra pagata a caro prezzo “Sono stata condannata a 7 anni e 2 mesi, ne ho scontati di meno grazie alla buona condotta…” L’arresto vero e proprio è piombato nella sua vita dodici anni dopo l’inizio della brutta vicenda: “E’ stata una mia trascuratezza, mi arrivavano le notifiche e non mi sono mai presentata ad un processo. Credevo che il reato fosse andato in prescrizione, invece nell’agosto 2014 la polizia mi ha chiamato in comando e mi ha comunicato che mi avrebbero portata a Rebibbia. Sono stata qualche giorno in isolamento, poi ho condiviso la cella detentiva con delle donne rom…”.
SYLVIE LUBAMBA: LA CARRIERA PRIMA DEL CARCERE
Ripercorriamo in breve la carriera di Sylvie Lubamba coinvolta in una brutta vicenda giudiziaria con la condanna in carcere a sette anni e due mesi. Nata a Firenze da genitori congolesi nel 1992 è stata eletta Miss Toscana, ed ha acquisito così il diritto di partecipare Miss Italia, diventando la prima concorrente di colore al concorso, venendo però successivamente squalificata per aver posato nuda in un servizio fotografico. Dopo alcune apparizioni in spot pubblicitari, nel 1998 ha iniziato la carriera televisiva nel programma Guida al campionato condotto da Alberto Brandi mentre nel 2004 ha avuto il suo grande momento come soubrette del programma Markette condotto da Piero Chiambretti su LA7. Nel 2005, infine. ha partecipato a un reality show, La Talpa.