Con un annuncio a sorpresa che ha lasciato di stucco non solamente gli ascoltatori dell’emittente ma anche molti conoscenti della stessa speaker, Paola Gallo ha reso noto il suo “divorzio” da Radio Italia: attraverso un post apparso sul suo sito personale, Onde Funky, e poi ripreso anche dagli stessi canali social della deejay originaria di Milano, la Gallo ha dato l’addio alla storica emittente privata per quello che è stato una sorta di fulmine a ciel sereno. “Avrei voluto salutarvi in diretta ma non è stato possibile” ha scritto la diretta interessata all’inizio del post, lasciando intendere che la separazione è stata più traumatica e repentina di quanto si pensi: nonostante questo, la Gallo, pur ammettendo che “si esce malconci dalla fine di una lunga storia d’amore”, ha tenuto a precisare che nel suo cuore ora c’è una forma di “ebbrezza” per i sogni che si schiudono e, molto probabilmente, anche per le nuove opportunità professionali che potrebbero aprirsi nella sua carriera. “Voglio parlare di musica e conservare quel rapporto di fiducia che ho costruito negli anni” aggiunge, precisando però che non intende affatto “vendere un prodotto” quanto “raccontare il mio punto di vista e di ascolto”. Infine, la chiusa è dedicata a quel pubblico che l’ha seguita fedelmente per anni e che ora le mancherà: “In buona sostanza, non smetto di amare, chiudo solo una storia e mi prendo il tempo di curare le ferite e costruire nuovi piani di musica e giornalismo musicale” conclude, annunciando che resterà comunque la direttrice responsabile di InBlu Radio e continuerà a curare il suo progetto Onde Funky.
PAOLA GALLO, “LASCIO PER DIVERGENZE DI SCELTE EDITORIALI”
A seguito dell’annuncio, Paola Gallo è stata letteralmente sommersa dai messaggi di sostengo di tutti quegli ascoltatori che l’hanno seguita per anni sulle frequenze di Radio Italia e, specialmente sulla pagina Facebook, c’è amarezza da parte di molti per un addio che è facile pensare che non sarà metabolizzato presto. Ad ogni modo, a poche ore di distanza la diretta interessata ha rilasciato una breve intervista al sito Altrospettacolo, nella quale ha chiarito alcuni aspetto di questa separazione pur senza fornire ulteriori dettagli. Secondo la Gallo, l’addio a Radio Italia è stato frutto di una decisione ben ponderata e dovuto a “divergenze di scelte editoriali”, spiegando che il suo modo di intendere il suo ruolo nell’emittente non coincideva più con quello degli stessi editori. Inoltre, alla domanda se possa aprirsi qualche nuova opportunità a breve nel mondo della radiofonia o se la speaker avesse già ricevuto proposte di lavoro, ha risposto con una sorta di “no comment”, precisano di avere un obbligo di riservatezza in merito a questo argomento.
IL SOSTEGNO VIA SOCIAL DEI BIG DELLA MUSICA ITALIANA
Insomma, le strade di Paola Gallo e di Radio Italia si separano dopo 15 anni e il rumore di quella che sembra essere stata una decisione presa della stessa speaker (per quanto, stando alla sua versione, determinata dalle scelte editoriali prese ai vertici dell’emittente) si è riverberato sul mondo della musica nostrana: infatti, al post apparso sul suo blog Onde Funky hanno risposto, in vario modo, la maggior parte dei big del panorama discografico che, attraverso i social, hanno fatto sentire alla deejay milanese il loro appoggio anche per le scelte che prenderà per il futuro. Tra i vari messaggi, spicca quello di Laura Pausini che le augura buona fortuna per “ogni strada che prenderai la renderai interessante e piena di sassolini che seguirò”. Anche Giorgia, che ha definito la Gallo “irrinunciabile”, e i Negramaro hanno avuto parole al miele e, nelle ultime ore, si sono aggiunti gli auguri di Marco Carta, Lorenzo Jovanotti e di uno dei vincitori dell’ultimo Festival di Sanremo, Ermal Meta, che in un tweet ha augurato un “percorso luminoso a Onde Funky” dato che “la parola radio deve qualcosa alla tua voce”.
@OndeFunky Paola cara,Buona Fortuna ogni strada che prenderai la renderai interessante e piena di sassolini che io seguirò… ??
— Laura Pausini (@LauraPausini) February 26, 2018