Mauro Coruzzi alias Platinette si racconta in un'intervista a Rai Radio 2 tra i problemi con il cibo e l'omofobia ma usando parole dirette destinate a far discutere. Ecco cosa ha dichiarato
L’OBESITA’ E LA SUA LOTTA CON IL PESO
Se queste dichiarazioni sono destinate a far discutere non si può dire lo stesso su quelle che riguardano l’obesità, i problemi legati all’alimentazione e, soprattutto, il suo difficile rapporto con la notte quando è difficile resistere alla tentazione del frigorifero. Lo stesso Mauro Coruzzi ammette di conoscere perfettamente tutti i locali che possono rifornirlo di cibo fino alle cinque del mattino: “Uno dei problemi del bilico di notte è che non può aspettare, altrimenti sclera. E’ come un tossico, o hai la dose di calorie o sono guai seri”. Il discorso non si chiude qua e tocca anche Maurizio Costanzo proprio per sottolineare il fatto che non è una questione di intelligenza o di cultura: “Penso a lui, su tanti fronti è una persona con un grande imprinting, ma poi davanti ad un bignè sembra veramente all’ultimo stadio dell’eroina di una volta…. Non riesco a pensare male di chi combatte l’obesità, è un male di questa società”.
LA NASCITA DEL SUO PERSONAGGIO
Infine Platinette parla anche di temi più divertenti e leggeri come la nascita del suo personaggio e dello stesso nome “d’arte” che ha scelto. A quanto pare l’ispirazione è arrivata durante la visione di uno spettacolo “in uno di quei circoli un po’ peccaminosi” in cui si recitava la difficoltà di essere omosessuali in Siberia: “La sera dopo sono tornato e già lavoravo con loro. Il primo nome d’arte è stato Oscar Selvaggia poi in fondo ad una valigia trovammo una parrucca patinata sporca che sembrava un topo morto” e da lì è nato tutto visto che in onore di una pornostar degli anni ’70, che cambiava nome in base alla parrucca che indossava, ha deciso di chiamarsi Platinette.
