Antonio La Cava è il protagonista della nuova puntata di "Che ci faccio qui", la nuova trasmissione di Rai 3 condotta da Domenico Iannacone
Antonio La Cave: “avevo 8, 9 anni e mi appassionava la lettura”
La passione per i libri è nata fin da bambino come ha raccontato Antonio La Cava in occasione del suo 74esimo compleanno: “Da piccolo abitavo un tipo di casa che si chiamava sottano. Un unico vano con una sola porta e senza finestre, tra galline e pure qualche maiale. Avevo 8 o 9 anni e mi appassionava la lettura: la sera, quando mia madre spegneva l’unica lampadina, io per leggere mi accendevo una candela fioca dal calore tenue”. Proprio la grande passione per la lettura l’ha spinto a frequentare l’istituto magistrale di Taranto. Il suo primo libro letto? “Fontamara” di Ignazio Silone: “sarà stato il ’59 o il ’60 lo presi in un bibliobus, era un grande camion attrezzato di libri che il Provveditorato mandava in giro per le piazze della provincia”.
Antonio La Cava: “Ho insegnato alle elementari del mio paese per quarant’anni”
Dopo il liceo magistrale, Antonio La Cava detto Tonino è diventato un maestro delle scuole elementari: “Ho insegnato alle elementari del mio paese per quarant’anni e vedevo affievolirsi la voglia di leggere, allora mi sono detto: non sono più le persone che devono andare a cercarsi i libri, sono i libri che devono cercarsi le persone”. Così è nata l’idea del suo Bibliomotocarro, un mezzo a tre ruote con cui porta in giro per la Basilicata la cultura offrendo a grandi e piccini la possibilità di leggere dei libri. ““È sempre un gioco – racconta Tonino – una festa, un incontro bellissimo: il mio orgoglio è non solo promuovere la lettura ma anche educare alla cittadinanza, giorno dopo giorno, chilometro dopo chilometro, libro dopo libro”.
