Nell’odierna puntata de La Vita in Diretta è tornato a parlare in televisione uno dei mostri sacri della scena cabarettistica italiana degli Anni Ottanta, vale a dire Gianfranco D’Angelo: e nel corso della lunga intervista concessa a Tiberio Timperi, l’82enne comico ha ripercorso le tappe della sua lunga carriera, fra teatro e piccolo schermo, mostrando di non aver perso l’antica verve ma pure riflettendo sulle differenze generazionali con gli artisti di oggi. Come era prevedibile, il momento più gustoso dell’ospitata di D’Angelo nel programma pomeridiano di Rai 1 è stata la parte aneddotica, con alcuni ricordi dal set o i giudizi su alcune delle persone con cui ha lavorato. In particolare ha espresso parole lusinghiere sul compianto Giancarlo Nicotra, uno dei registi più importanti: secondo D’Angelo, tuttavia, di quei tempi oggi è rimasto ben poco, dato che “adesso si fa tutto più in fretta”. Infine, dopo aver parlato della offerta “indecente” in senso positivo per lui di Silvio Berlusconi e dei ruggenti tempi con Antonio Ricci ed Ezio Greggio, D’Angelo si lascia andare a una confessione: “Il mio sogno proibito? Forse Alena Seredova”, pur ricordando che una persona che stimava e ammirava molto è stata Edwige Fenech. (agg. di R. G. Flore)
LA QUERELLE RELATIVA ALLA PENSIONE
Continua a far discutere la confessione di Gianfranco D’Angelo, che nelle scorse settimane ha rivelato di percepire una pensione di duemila euro che non gli basta. Ne ha parlato oggi anche a La Vita in Diretta, provando a fare chiarezza su una vicenda scoppiata in seguito ad alcune interviste, tra cui una a Domenica Live. «Credo di aver dato già una risposta esauriente. In questa intervista mi veniva chiesto perché lavorassi ancora alla mia età, visto che ho 82 anni, ma a me piace lavorare finché ho la forza di farlo». Ma lo fa anche perché ha bisogno di farlo. «Bonariamente ho detto che se dovessi vivere e mantenere le cose che mi sono guadagnato lavorando e pagando sempre le tasse…», ha dichiarato alludendo al fatto che fatica con l’importo che percepisce. Non sono mancate le precisazioni: «So che c’è gente che prende pochissimo, non tocchiamo l’argomento delle pensioni in Italia perché sono consapevole e sono dalla loro parte».
GIANFRANCO D’ANGELO A LA VITA IN DIRETTA
Nell’intervista a La Vita in Diretta il conduttore Tiberio Timperi ha fatto notare a Gianfranco D’Angelo, sul tema della pensione e delle polemiche che hanno suscitato alcune sue dichiarazioni, che forse è stato «più cicala che formica». E infatti il comico ha confermato sorridendo: «Sì, sono stato più cicala, ma i soldi li ho distribuiti a tutti, e lo posso dire con grande piacere e orgoglio». Nella chiacchierata su Raiuno ha parlato anche del rapporto con Antonio Ricci, con cui ha lavorato per tanti anni. «È un grandissimo professionista, studia molto. Ci sentiamo ancora, siamo amici. è un po’ severo sul lavoro, ma anche molto aperto. Parla con gli attori, si creavano lì per lì le cose che facevamo. Andavamo a dormire tardi per pensare a cosa fare il giorno dopo. Ne abbiamo fatti arrabbiare parecchi», ha raccontato l’attore comico. E poi ha svelato un retroscena su Silvio Berlusconi e su una offerta importante che lui ha rifiutato: «Mi stufo di fare le stesse cose… Ho sempre amato molto la libertà, quindi decisi di tornare al teatro dopo tanti anni in tv. E lui mi disse: “In teatro ti vedono 1500 persone a sera, in tv minimo 2 milioni e mezzo”. Mi offrì un contratto per dieci in anni in esclusiva. Io gli dissi che andavo via per un po’ e che potevano richiamarmi ma non lo hanno fatto».