Ciro Grillo, ultime notizie processo: domani sentenza, presunta vittima potrebbe essere in aula durante lettura dispositivo. Confermata richiesta di 9 anni
FORSE DOMANI LA SENTENZA DEL PROCESSO CIRO GRILLO
Potrebbe arrivare già domani la sentenza del processo a Ciro Grillo e i suoi tre amici, Edorardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, tutti imputati per violenza sessuale di gruppo. L’avvocato Giulia Bongiorno, che rappresenta la presunta vittima, ha annunciato che la sua cliente potrebbe esserci, perché le ha chiesto di essere presente alla lettura del dispositivo, nel tribunale di Tempio Pausania.
Il condizionale è d’obbligo per quanto riguarda il giorno della sentenza, visto che potrebbe anche esserci un rinvio di un giorno. Le udienze per le repliche dei pm e le controrepliche della difesa erano previste per i primi giorni di settembre, ma quella dell’1 settembre è salata, quindi restano quelle di oggi e domani.

Comunque, se la ragazza che ha accusato di stupro i quattro ragazzi genovesi dovesse arrivare in Sardegna, sarebbe la prima volta in cui si mostra, visto che ora il processo non è più a porte chiuse e possono accedere in aula anche i giornalisti.
PROCESSO CIRO GRILLO, ACCUSA CONFERMA RICHIESTA DI PENA
In occasione delle repliche, il procuratore capo Gregorio Capasso, che ha confermato la sua richiesta di 9 anni, ha spiegato che la ragazza ha fatto i nomi degli imputati subito dopo la violenza. Ha anche sentito che uno di loro chiedeva di prenderla perché toccava a lui. L’accusa ha evidenziato che la ragazza ha raccontato tutto alla sua amica al suo risveglio, invitando a prestare attenzione alla descrizione che ha fornito subito, a prescindere dal fatto che abbia denunciato i fatti una settimana dopo.
Per quanto riguarda gli imputati, per i quali ha chiesto anche l’interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena, li ha definiti inattendibili, in quanto ritiene che abbiano modulato la versione in base alle indagini, mentre quella della presunta vittima è sempre stata la stessa, non avendo mai modificato le dichiarazioni rese.
Di parare ovviamente diverso la difesa, in particolare il legale di Edoardo Capitta ha rimarcato che la ragazza avrebbe giustificato la sua condotta con il consumo di alcol e posto l’accento sul fatto che “non si può dire che fosse passiva“. Ma l’avvocato Ernesto Monteverde, come riportato dal Corriere, si è spinto oltre: “Una vittima di violenza se vuole scappare, riesce a farlo“.
CIRO GRILLO, LA LEGALE DI ‘SILVIA’ REPLICA ALLA DIFESA
Una ricostruzione smentita dalla legale della ragazza, la quale ha sottolineato la paura provata durante la violenza, al punto tale da non riuscire a gridare, ma ha anche respinto quelle che ritiene insinuazioni da parte della difesa. Infatti, l’avvocato Giulia Bongiorno ha affermato che la sua cliente “è stata descritta come una ninfomane“, ma questa versione non trova riscontro dai messaggi dell’amica della presunta vittima, che in un messaggio ha espresso il suo dispiacere per non esserle stata d’aiuto e vicina in quel momento.
Bongiorno si è soffermata anche sugli appellativi riservati alle ragazze, oltre che alla sua assistita, nelle chat successive a quella del presunto stupro di gruppo. In questa vicenda è coinvolta anche l’amica, perché è stata immortalata in alcune foto a sfondo sessuale mentre dormiva. Il suo legale ha parlato in aula di “clima sessualmente predatorio“, emerso anche dai messaggi degli imputati.
