Ciro Grillo, perché la sentenza del processo slitta a settembre: il pm ha deciso di replicare ai legali degli imputati dopo le arringhe difensive
Era prevista per oggi la sentenza del processo che vede imputati Ciro Grillo e i tre amici Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia per stupro di gruppo, ma è stata rinviata a dopo l’estate. Il rinvio è legato alla decisione del procuratore capo, Gregorio Capasso, di replicare ai difensori.
Il PM, che aveva chiesto nove anni di carcere per tutti gli imputati, ha spiegato al presidente del collegio, Marco Conti, di voler parlare di nuovo; quindi, il collegio ha deciso di rinviare la sentenza a settembre.
Sono state già fissate le prossime udienze, nei primi tre giorni di settembre, perché, dopo le repliche dei PM, sono previste poi le controrepliche della difesa, dopo quelle dei legali di parte civile. Era stato il legale di Capitta, l’avvocato Mariano Mameli, l’ultimo a prendere la parola per il pool dei quattro ragazzi accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza.
La sua arringa è stata molto dura nei confronti dell’accusa, a partire dal fatto che la presunta vittima non è mai stata sentita in incidente probatorio. La tesi del legale è che la sua ricostruzione non sia genuina e che vi siano delle “distonie”.
PROCESSO CIRO GRILLO, L’ULTIMA ARRINGA IN AULA
È durata diverse ore l’arringa dell’avvocato Mariano Mameli, il quale ha subito affrontato la questione delle indagini e del processo, contestando il fatto che la ragazza non sia stata sentita subito dopo la denuncia, ma altri testimoni. Inoltre, ha segnalato la presenza di “elementi inquinanti” in merito alla genuinità dei ricordi della presunta vittima.
Per quanto riguarda le condizioni del suo cliente, Edoardo Capitta, ha raccontato che allena una squadra parrocchiale a Genova e che, in alcuni casi, è stato insultato con urla nelle quali gli veniva dato dello “stupratore”. Ma ha denunciato anche pressioni esterne molto pesanti, segnalando come sia stata messa a rischio l’incolumità di diverse persone.
D’altra parte, il legale ha colto l’occasione per ringraziare i giudici che hanno respinto fermamente le strumentalizzazioni del caso. Con la sua arringa si è chiuso il dibattimento in aula. Visto che serve tempo per le repliche e controrepliche, che non possono essere compresse nell’udienza odierna, si è deciso di far slittare la sentenza.