Ciro Grillo processo, le reazioni alla sentenza: "La mia sofferenza ora ha senso", ha dichiarato la studentessa. I giovani hanno ribadito la loro innocenza

CIRO GRILLO, COSA HA DETTO SILVIA DOPO LA SENTENZA

La studentessa italo-norvegese che ha denunciato Ciro Grillo e i suoi tre amici per stupro di gruppo non era in aula, nel tribunale di Tempio Pausania, quando è stata letta la sentenza che ha condannato gli imputati. Avrebbe voluto presenziare, poi ha desistito su consiglio dell’avvocato Giulia Bongiorno che l’assiste da quando è scoppiato il caso.



Proprio il legale ha riportato, però, la sua razione dopo l’udienza finale, riportando il pianto di commozione al telefono alla notizia della condanna. “Questa grande sofferenza adesso a un senso”, ha fatto sapere Silvia, nome di fantasia della vittima. Inoltre, ritiene che questo epilogo possa incoraggiare altre donne che hanno subito violenze.



Ciro Grillo (D) nel tribunale di Tempio Pausania con l’avvocato Vernazza (Foto 2025 ANSA/ANTONELLA BRIANDA)

Invece, a Ciro Grillo e la sua famiglia dopo la sentenza di primo grado resta un mix di “delusione ed amarezza”, come riportato dall’avvocato Enrico Grillo al Secolo XIX. Nessuna dichiarazione, invece, dal fondatore M5s e comico, ma potrebbe cambiare idea nelle prossime ore, magari via social.

CIRO GRILLO PROCESSO, LE REAZIONI DEI GIOVANI

Neppure il diretto interessato, che diventerà papà tra qualche mese, ha deciso di parlare. Lo ha fatto tra gli imputati solo Vittorio Lauria, che ha urlato la sua innocenza tramite il suo legale. “È una sentenza estremamente ingiusta, perché nessuno di noi ha fatto niente”, le parole raccolte dall’avvocato Alessandro Vaccaro. La difesa andrà avanti con il ricorso. “Non hanno voluto credere a noi fin dall’inizio”, ha aggiunto Lauria.



Per quanto riguarda la famiglia di Francesco Corsiglia, trapela “stupore” per la condanna. È rimasto in silenzio Edoardo Capitta, che ha fatto trapelare solo “amarezza e rammarico”, così come la seconda vittima, la ragazza al centro delle foto hot scattate dagli imputati sul divano. “Questa è la decisione che ci aspettavamo”, si sono limitati a dichiarare i suoi legali, gli avvocati Fiammetta Di Stefano e Vinicio Nardo.