Il leghista Claudio Borghi a La Verità: “Lo approviamo se ci soddisfa, altrimenti meglio rinviare a dopo le Europee”
La versione di Claudio Borghi
Nel corso del dialogo con il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, Borghi si è soffermato sulla commissione di inchiesta sulla gestione della pandemia da Covid-19, il Senato ha dato il primo via libera: “Oggi la mia esperienza personale mi dice che le circostanze sono favorevoli. Quando si parte con le idee chiare e si lavora bene, come è accaduto con la commissione d’indagine sulla morte di David Rossi, qualcosa di utile salta fuori”. Borghi ha rimarcato che ci sono un miliardo di carte da guardare e che nessuno ha mai controllato, senza dimenticare le mancate risposte dell’ex ministro Speranza: “Ho fatto una decina di interrogazioni parlamentari, ho posto centinaia di domande, mi sono sempre scontrato con un muro”. L’esponente della Lega ha evidenziato che ci sarà un’indagine anche sugli effetti collaterali dei vaccini e sui contratti tra aziende farmaceutiche e Bruxelles: “E’ chiaro che la farmacovigilanza non ha funzionato, sembrava quasi che certi effetti avversi non si volessero conoscere. E sui contratti secretati non c’è trasparenza ancora oggi. Se il Parlamento deciderà di fare luce e farsi dare le carte, cosa c’è di sbagliato?”.
