Bando alle chiacchiere. In Germania non si vuole perdere tempo (ed evidentemente neanche soldi). A Berlino infatti non sembrano amare chi occupa il tavolo dei ristoranti troppo a lungo. E così in alcuni ristoranti, soprattutto in quelli particolarmente costosi, i clienti possono restare seduti finchè stanno consumando le portate. Dopodichè devono pagare e andarsene per lasciare spazio ad altri clienti.
Non a caso il Berliner Zeitung, come riporta Italia Oggi, per parlare di questo fenomeno, ha ironicamente intitolato la notizia ‘Aufessen und raus’ (‘mangia tutto e fuori’). I clienti hanno un tempo limitato per pranzare o cenare come in una mensa scolastica o aziendale. Un modo per poter avere nel corso della giornata più coperti o una moda americana? Il dubbio sorge pensando soprattutto al fatto che Berlino è solita seguire i trend di New York. Nella metropoli statunitense infatti i clienti possono prenotare solo online e sono già preventivamente avvisati che il tavolo sarà a loro disposizione 2 ore o 90 minuti, quanto una partita di calcio.
Diktat consentiti nei ristoranti tedeschi ma dettati (forse) dal caro vita
Nulla da dire sulla legalità di queste imposizioni tedesche nei ristoranti in loco. Come riporta infatti Julia Zeller, della centrale dei consumatori di Monaco, ogni ristoratore è libero di stabilire le regole che crede nel proprio locale. Ciò su cui semmai deve essere posta l’attenzione è innanzitutto la trasparenza. Ogni cliente deve infatti essere messo al corrente degli orari da rispettare.
Inoltre alla richiesta del rispetto delle tempistiche di occupazione del tavolo deve anche conseguire la garanzia di tempi celeri e accurati nel servizio. Dietro queste regole di ‘cronometraggio’ c’è poi anche il sospetto dell’esigenza dettata dal caro vita, e soprattutto dei rincari nei costi dell’energia elettrica, particolarmente elevati per i locali di categoria superiore. Riuscire a coprire più tavoli nel corso di una giornata permette sicuramente di fronteggiare meglio le spese.