“Ora gli scettici dovrebbero tacere”: netto Pascal Acot ai microfoni di Repubblica. Lo storico dell’ambiente ha parlato del climate change, in riferimento alle ultime tragedie registrate: dalle Alpi all’Alaska, passando per l’Estremo Oriente. Sempre più disastri in giro per il mondo, ma le sue considerazioni sono tutt’altro che banali. E perché no, anche fuori dal coro.
“Che ci sia una componente umana non lo mette in dubbio più nessuno”, ha spiegato Pascal Acot sul climate change. Ma l’esperto invita a fare un’altra riflessione: “Con altrettanta lucidità dobbiamo chiederci se ad essa non si affianchi un’attività solare analoga a quella che per centinaia di milioni di anni ha regolato il passaggio dalle epoche di surriscaldamento a quelle di glaciazione, come documentato dagli storici del clima, attività che potrebbe addirittura avere un ruolo preponderante”. Per Ascot, dunque, il riscaldamento della Terra sarebbe causato dall’attività solare assai più che dall’uomo.
“Climate change? Più che all’uomo, occhio all’attività solare”
Pascal Acot si è inoltre soffermato su un altro dettaglio, ovvero su certe “stranezze” legate al gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, il foro scientifico dell’Onu. L’esperto ha messo in risalto che questo gruppo è stato presieduto prima da un politico puro, poi da un ingegnere ferroviario e poi da un economista. “Ma lo sapete che c’è tanta di quella indefinitezza che ancora non esiste la prova scientifica finale che alcune misure vincolanti prese in Europa a valere sui prossimi decenni, molte delle quali con conseguenze penalizzanti sulle popolazioni più povere, siano davvero utili?”, la stoccata di Acot. Sempre a proposito di climate change, lo storico dell’ambiente ha messo nel mirino le auto elettriche. “Vorrei vederci più chiaro”, ha ammesso: “Ma da dove verrà tutta l’energia elettrica necessaria per il settore trasporti o per i nuovi standard architettonici? Non cederò alla facile polemica dell’“a chi giova?”. Però, di certo, c’è chi vedrà aumentare i propri profitti da tutta questa rivoluzione”.