Il portierone non si fa più vedere a Vinovo, gli è stato tolto il preparatore personale... tutto sembra preludere alla cessione in Premier League
CALCIOMERCATO JUVENTUS – Gigi Buffon e la Juve sono sempre più lontani. Questa volta le strade del portierone azzurro e della Vecchia Signora sembrano dividersi. Dall’estate 2006 in avanti Gigi è sempre stato oggetto di trattative di mercato: inizialmente destinato al Milan, fece una scelta dettata dal cuore e restò alla Juve per risalire. Ottenuta la massima serie, si aspettava qualcosa in più dalla dirigenza, ma sappiamo tutti come è andata a finire. Adesso a distanza di quattro anni il numero uno della nazionale è pronto a togliere il disturbo, perchè tentato fortemente da un’esperienza all’estero: l’ultimo treno della sua gloriosa carriera calcistica. Dove può andare? Al City, anche se resta da verificare quanto possa influire nella decisione la permanenza di Roberto Mancini, o allo United come successore di Van der Sar. Anche la moglie spinge per la soluzione inglese. Se Buffon viene messo in vendita, non è da escludere nemmeno la pista spagnola: il Barça non ha un portiere stellare.
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Nel frattempo Gigi (al pari di Amauri influenzato) non si è presentato alla foto tradizionale della squadra e ha fin qui preferito seguire da vicino le sorti della Carrarese piuttosto che quelle della Juventus. Gli affari, però, si fanno in due, verrebbe da dire. Si spiega anche così l’acquisto estivo di Storari che con Manninger rappresenta un’alternativa affidabile. In questa ottica assume un altro significato anche la decisione della dirigenza (non gradita dal giocatore) di togliere a Buffon il preparatore personale (Alessandro Nista). La società – tranne Andrea Agnelli che non vorrebbe privarsi di un personaggio carismatico come Gigi, soprattutto con un Del Piero ormai a fine carriera – non si straccia le vesti. Marotta è già pronto a investire i 25 milioni di euro del cartellino per prendere un bomber. La cessione di Buffon per il momento allontanerebbe quella di Sissoko, mentre davanti partirebbe subito uno tra Iaquinta e Amauri.
(Luciano Zanardini)
