Un 20enne con contatti diretti con Hamas era tra manifestati pro-Gaza alla Columbia University: arrestato Tarek Bazrouk, autoproclamato odiatore di ebrei
Sembrano aumentare le conferme alle voci che ipotizzavano la presenza di veri e propri terroristi nei campus universitari statunitensi durante le ormai note proteste ed occupazioni pro-Gaza organizzate lungo tutto l’arco del 2024, con la scoperta, nelle file dei protestanti della Columbia University, di un 20enne – identificato con il nome Tarek Bazrouk – che aveva presunti contatti diretti con Hamas e, in particolare, con le brigate palestinesi al-Qassam: l’uomo – hanno precisato immediatamente dal campus newyorchese – non era un vero e proprio iscritto della Columbia University ed attualmente risulta sottoposto ad arresto in relazione ad altri tre presunti reati d’odio contro la popolazione ebraica, commessi esternamente all’occupazione.
Partendo proprio da qui, è bene precisare che la presenza del 20enne alla Columbia University sembra essere legata a una sua personale infiltrazione all’interno del campus, sfruttando il fatto che molti manifestanti avevano il volto coperto con la kefiah palestinese: la traccia della sua presenza alle manifestazioni pro-Gaza sarebbero alcuni messaggi inviati dallo stesso Bazrouk nell’aprile del 2024, nei quali confessa a un amico che, se ne avesse avuta l’opportunità, avrebbe dato volentieri fuoco a qualcuno; mentre, dal conto del campus, è arrivata la precisazione che il 20enne “non è in alcun modo affiliato alla nostra università”, condannando “fermamente” i crimini d’odio per i quali è indagato.
Chi è Tarek Bazrouk: il manifestante pro-Gaza alla Columbia University che si autoproclama odiatore di ebrei
Già dopo l’occupazione alla Columbia University, in cui parrebbe aver picchiato uno studente cercando di rubare la sua bandiera israeliana – grosso modo lo scorso dicembre – Bazrouk fu arrestato per aver aggredito tre ebrei durante un’altra occupazione pro-Gaza all’esterno della Borsa di New York ad aprile: in quell’occasione avrebbe prima aggredito un gruppo di persone – presumibilmente ebrei – che sventolavano una bandiera israeliana e, durante l’arresto, avrebbe anche sferrato volontariamente un calcio allo stomaco di uno studente ebreo che passava di là; mentre, il mese successivo, avrebbe anche sferrato un pugno al volto di un altro manifestante pro-Israele.
Interessante notare che, dopo l’arresto e le varie perquisizioni fisiche e digitali disposte nei confronti di Tarek Bazrouk, è stato confermato il suo legame diretto con Hamas: risulta, infatti, iscritto a una chat pubblica gestita da Abu Obeida – portavoce della brigata al-Qassam – e sarebbe stato trovato numeroso materiale di “propaganda pro-Hamas e pro-Hezbollah”; mentre non mancano neppure post e messaggi a lui attribuiti nei quali si vanta di avere parenti arruolati tra i terroristi palestinesi, in cui si autoproclama “odiatore di ebrei” ed esorta i lettori a compiere attacchi e stragi.
