Lo stabilimento di Gucci a Scandicci, vicino a Firenze, riaprirà lunedì 20 aprile: è ufficiale l’annuncio da parte del laboratorio Art Lab presso il quale si creano prototipi per pelletteria e calzature. Sarà una riapertura nella massima sicurezza dei dipendenti e, è stato detto, avverrà sulle base delle disposizioni governative vigenti dal 10 aprile, a seguito di un accordo trovato con i sindacati in tema di rafforzamento del Protocollo di Sicurezza e “anche grazie alla consulenza del virologo Roberto Burioni”, che anche nella pandemia da Coronavirus non ha mancato di far sentire la propria voce circa i provvedimenti da prendere, la necessità di creare un vaccino e altri temi legati a questa situazione di emergenza.
Lo stabilimento di Gucci ha già fatto sapere che la riapertura sarà scaglionata: per il momento solo il 10% del personale addetto ai lavori potrà accedere alla struttura di alto artigianato che ha un’area di 37000 mila metri quadrati. Si parla dunque di circa 100 persone, che dovranno recarsi a Scandicci con la loro auto e, qualora non la possedessero, saranno dotati di vetture aziendali. Non è questo l’unico stabilimento che verrà riaperto, iniziando di fatto la Fase 2 della pandemia da Coronavirus: a riprendere le attività saranno anche Fincantieri (navi da crociera) ed Electrolux, che si occupa di elettrodomestici. Quest’ultima riaprirà il suo sito di Monfalcone (provincia di Gorizia) che è il più grande della società, e anche qui l’accesso sarà consentito solo ad una parte dei lavoratori (circa 700). Sarà utilizzato un termoscanner all’entrata e a tutti gli operai saranno consegnate mascherine di tipo FFP2.
Non solo: gli ambienti, si legge su Il Messaggero, saranno costantemente bonificati e ci sarà estrema flessibilità nelle assenze con la possibilità di avere permessi individuali. Le riaperture delle aziende, che riguarderà anche alcune fabbriche della Whirlpool, seguiranno un rigido protocollo circa le procedure di sicurezza: oltre alla temperatura corporea gli ingressi saranno contingentati e avverranno su più turni, ma soprattutto sarà ancora attivo lo smart working almeno dove sia possibile. Fincantieri aprirà uno stabilimento in Liguria ma in questo caso non è stato trovato un accordo con tutti i sindacati; l’obiettivo è che entro la fine del mese di maggio sia previsto il ritorno alla normalità e alla piena ri-occupazione di tutti i dipendenti.