Il coronavirus ha provocato problemi economici, sanitari, ed anche psicologici. La quarantena forzata, l’isolamento da parenti e amici, il restare in casa 7 giorni su 7, ha causato diversi problemi, soprattutto alle menti più fragili. E’ il caso ad esempio di un anziano signore, che chiuso in casa per l’emergenza, non ha retto il peso ed ha tentato il suicidio. Prima ha lasciato un biglietto di addio ai figli, quindi ha avvisato l’altra figlia, telefonandole e dicendole che non ce la faceva più. A quel punto ha preso una pistola dal cassetto, regolarmente denunciata, e si è recato presso il cimitero di Rivarossa, in provincia di Torino, dove è sepolta la moglie. Il protagonista di questa triste vicenda è un pensionato anziano di 81 anni, che fortunatamente non ha avuto il coraggio di compiere quel gesto estremo.
CORONAVIRUS, L’INTERVENTO TEMPESTIVO DEI CARABINIERI: FERMATO L’ANZIANO CHE HA TENTATO IL SUICIDIO
A farlo desistere sono stati i carabinieri, prontamente avvisati dai figli. L’uomo è stato trovato vicino alla tomba della sua compagna di vita, morta purtroppo tre anni fa. Le compagnie dell’arma di Leini e di Chialamberto, hanno iniziato a colloquiare con l’81enne disperato, cercando di convincerlo a non spararsi. Un lungo dialogo durato diversi terribili minuti durante il quale il pensionato ha raccontato lo sconforto vissuto in questo periodo, costretto in casa, da solo, senza poter incontrare nessuno, lontano da tutto e tutti, amareggiato per l’impossibilità di avvicinarsi a qualcuno a causa delle rigide restrizioni contro l’epidemia del coronavirus. Mentre si stava discutendo, un carabiniere ha approfittato di un momento di distrazione dell’81enne, ma durante la colluttazione sono partiti due spari, uno è finito nel terreno, mentre l’altro nel muro di recinzione del cimitero. Nessuno è rimasto ferito, mentre l’anziano è stato ricoverato presso l’ospedale di Ciriè, in stato di choc.