La nazione che più preoccupa in quanto a epidemia da coronavirus, oltre agli Stati Uniti, resta il Regno Unito, lo Uk. Come si può leggere sulla mappa dell’università John Hopkins, i numeri continuano a crescere, e nelle ultime ore si sono registrati altri 649 morti, per un totale di vittime da quando è scoppiata l’emergenza che ha sfondato quota 30mila, per l’esattezza 30.150. Nelle ultime ore, come previsto, Londra ha superato l’Italia, portandosi al secondo posto di questa tristemente nota classifica di decessi da covid-19. Robert Jenrick, ministro per l’Alloggio e le Comunità e i governi locali, ha fatto altresì sapere nel consueto briefing giornaliero da Downing Street, che i casi di infetti sono saliti a quota 202.359, quarto paese al mondo per numero di casi dietro a Stati Uniti, Spagna e Italia. C’è comunque molta polemica attorno ai dati ufficiali britannici, come ha fatto chiaramente capire senza troppi giri di parole Matt Hancock, ministro della sanità locale.
CORONAVIRUS UK, “SPAGNA E ITALIA NON CONTANO TUTTI I MORTI”
L’esponente dell’esecutivo Johnson ha spiegato che «Spagna e Italia non includono nei loro dati alcuni decessi al di fuori degli ospedali», aggiungendo che vi sono paesi con tassi di letalità superiori e popolazione meno numerose rispetto al Regno Unito. Si è parlato poi dei test, sottolineando come all’inizio si siano verificati gravi ritardi in Gran Bretagna, in quanto un sistema capillare «non esisteva e lo si è dovuto costruire». Oggi la nazione britannica resta comunque una delle leader in tema di tamponi, e basti pensare che nella sola giornata di ieri ne sono stati eseguiti più di 86mila. Hancock ha parlato ai microfoni di Sky anche del discusso tema dell’origine del virus, alla luce delle continue accuse degli Stati Uniti nei confronti della Cina, circa il fatto che il covid-19 sia uscito da un laboratorio di Wuhan: «Abbiamo esaminato la questione – ha detto Hancock a riguardo – ma non abbiamo alcuna prova. Non ci sono prove – ha ribadito – che il coronavirus sia stato prodotto dall’uomo. Il presidente (americano) si è espresso con molta attenzione, ma noi non abbiamo visto le prove di un legame (con i laboratori di Wuhan) e quindi io non posso alimentare la discussione sulle accuse a cui il telespettatore si riferisce e di cui so che alcune persone parlano».