E’ polemica nei confronti di Antonello Unida, il Garante dei detenuti di Sassari, secondo cui l’infezione da covid andrebbe combattuta con la meditazione. Il 59enne, con laurea in Scienze e tecnologie psicologiche, da oltre 15 anni, come ricorda il Corriere della Sera, in prima linea nel fronteggiare le problematiche del mondo penitenziario, e già consigliere provinciale di Sassari (Sardegna), sta facendo un gran discutere a seguito di un video pubblicato sui social in cui lo stesso propone appunto di combattere la pandemia di covid a suo modo: «Come si combatte il “vairus”?», chiede lo stesso Antonello Unida in un video in cui si mostra in costume, in una delle splendide spiagge della costa sarda.
«Con green pass? O con questa cosa: con la respirazione». E così che con le mani giunte sotto l’ombelico, ripete dei continui Oooom. Unida ovviamente è contro il green pass, il passaporto vaccinale, nonostante per entrare nel carcere di Bancali sia obbligatorio esibirlo, e lo stesso istituto penitenziario non ammette deroghe.
“GREEN PASS SI COMBATTE CON LA RESPIRAZIONE”, ANTONELLO UNIDA: “HO ABBRACCIATO I DETENUTI”
Il Garante parla di “follia” quando commenta il green pass, e aggiunge: «Io sono andato a trovare i detenuti anche nei periodi più duri della pandemia e del lockdown. Sono entrato nelle celle, con alcuni detenuti ci siamo abbracciati, con altri ci siamo addirittura allenati in palestra. E non c’è mai stato alcun contagio, non può essere un caso. Ricordo che il vaccino non è un obbligo, ma un diritto. E io faccio una vita morigerata».
Ovviamente il comportamento ‘sponsorizzato’ da Antonello Unida si scontra con quanto raccomandato dagli esperti da ormai due anni a questa parte, da quando è appunto scoppiata la pandemia. Ma il Garante sostiene di non aver mai contratto il virus: «Non può essere un caso. Ricordo che il vaccino non è un obbligo, ma un diritto. E io faccio una vita morigerata».