Il credito imposta per l'assunzione dei detenuti può variare tra 300€ a 520€. Ma i benefici fiscali non terminano qui.

Assumere i detenuti garantisce un credito d’imposta alle aziende convenzionate con un istituto penitenziario. Ma non solo, perché i benefici fiscali sono più ampi, garantendo anche un risparmio sui contributi INPS.

L’obiettivo è quello di aiutare i detenuti a poter riprendere la vita sociale e cercare di condurla in maniera “normale”. L’impresa da parte sua deve rispettare l’iter per presentare domanda ed inviarla prima della scadenza, ovvero 31 ottobre.



Le regole sul credito d’imposta per l’assunzione di detenuti

Le imprese che decidono di assumere detenuti possono accedere a agevolazioni fiscali consistenti. La cifra potrebbe variare tra minimo 300€ e massimo 520€.

Per poter usufruire dell’incentivo, le aziende devono rispettare alcune regole precise: è obbligatorio stipulare una convenzione con l’ente penitenziario, sottoscrivere un contratto a tempo determinato di almeno un mese e garantire la retribuzione prevista dal CCNL. Rientrano nel beneficio anche i lavoratori in semilibertà, gli “internati” e chi è autorizzato a lavorare all’esterno del carcere.



Carceri (Foto: Pixabay)

Gli aiuti alle aziende

La cifra prevista per il credito d’imposta varia in base al contratto e alle modalità del detenuto: per chi lavora dall’interno o dall’esterno del carcere è previsto un importo di circa 520€, mentre per i detenuti in semilibertà la somma riconosciuta è di circa 300€.

Le imprese possono inoltre usufruire di un’ulteriore riduzione del 95% sui contributi INPS, sia a carico del lavoratore che del datore di lavoro. Questa misura contribuisce a rendere ancora più conveniente l’assunzione di detenuti e favorisce la loro effettiva reintegrazione sociale.



Il beneficio può essere mantenuto anche nel periodo successivo alla detenzione, fino a un massimo di due anni, garantendo così continuità lavorativa e stabilità economica al soggetto reinserito.

Infine, il credito d’imposta può essere concesso anche in caso di attività formativa promossa dall’impresa, purché sia finalizzata all’assunzione e abbia una durata minima tripla rispetto alla formazione stessa.

Le aziende curiose di conoscere l’accettazione o meno del credito d’imposta e dei benefit fiscali, potranno accedere al sito del ministero della Giustizia (dove sarà pubblicato l’elenco).