Aumenta (ancora) la criminalità in Italia: nel 2024 più di 2,38 milioni di denunce, l'1,7% in più rispetto al 2023, e aumentano anche gli arresti
È stato pubblicato in queste ore l’ultimissimo aggiornamento all’infografica del Sole 24 Ore sulla criminalità in Italia, includendo tutti i dati relativi al 2024 che sono stati diffusi in queste ore dal Viminale e anticipati in esclusiva dal quotidiano economico: la situazione che emerge, purtroppo, è quella di un ulteriore aumento della criminalità nel nostro paese, con un vero e proprio boom di quelli che vengono definiti “delitti in strada” – ovvero le rapine, gli scippi e anche le violenze sessuali – e un concentramento sulle 14 grandi città metropolitane.
Entrando subito nel merito dei dati sulla criminalità – precisando innanzitutto che sono basati esclusivamente sulle denunce e non possono includere, ovviamente, i reati taciuti dalle vittime -, risulta che lo scorso anno siano stati segnalati 2,38 milioni di reati: si tratta di un aumento pari a 1,7% rispetto ai dati raccolti nel 2023 e – al contempo – di un aumento del 3,4% rispetto all’era pre-Covid; mentre non va ignorato che è anche un calo di addirittura il 15% rispetto ai dati sulla criminalità del 2014.
Come accennavamo poco fa, sono soprattutto le grandi città metropolitane a essere vittime della criminalità con le 14 presenti sul territorio italiano che – da sole – hanno fatto registrare circa il 23% del totale delle denunce: la ragione, ovviamente, è legata all’elevata densità abitativa e all’ingente afflusso giornaliero di turisti e lavoratori; ma in ogni caso non si può ignorare che Milano è in cima alla classifica dei reati ogni 100mila abitanti, con oltre 225mila denunce che si possono leggere come più di 618 al giorno.
I dati sulla criminalità in Italia: è boom di delitti di strada, con gli arresti aumenti del 4% rispetto al 2023
Al di là della classifica cittadina che è di per sé poco rappresentativa del fenomeno della criminalità – sia per le discrepanze sul numero di abitanti che citavamo prima, sia per la propensione dei cittadini a denunciare storicamente differente in base al territorio -, più interessante è notare che lo scorso anno i furti hanno rappresentato il 44% del totale dei reati denunciati: si tratta di un aumento del 3% rispetto al 2023, trainato soprattutto dai furti nelle abitazioni (cresciuti di 4,9 punti percentuali) e da quelli di autovetture (2,3% in più).
D’altra parte, l’aumento maggiore tra i dati sulla criminalità riguarda – come dicevamo in apertura – soprattutto i delitti di strada con le violenze sessuali che sono addirittura cresciute del 7,5 per cento e lo spaccio di droga del 3,9 per cento; ma c’è anche una nota (per certi versi) positiva perché si consolidano sempre di più i cali della criminalità legata al contrabbando (diminuita del 38%, ma per sua natura complessa da denunciare), degli incendi e delle truffe informatiche.
Per i reati che abbiamo appena visto – e non solo – i dati sulla criminalità del Viminale confermano anche ci sono state arrestate più di 828mila persone, anche queste in aumento del 4% rispetto allo scorso anno: la quasi totalità degli arrestati (e dei denunciati) erano italiani ma se da un lato sono cresciuti gli stranieri responsabili di furti, rapine e quant’altro (più di 287mila arrestati, il 34,7% del totale); la stessa dinamica si registra anche per i minorenni, con più di 38mila arresti (4,62% del totale) aumentati del 16% rispetto al 2023.