Secondo uno studio condotto a livello europeo, il 30 per cento delle apparecchiature elettriche non è a norma, e in modalità standby consuma tanto quanto in funzione.
Gli elettrodomestici in standby sono colpevoli di buona parte dei costi delle bollette. Lo hanno dimostrato studi realizzati da diverse università europee in collaborazione con il Politecnico di Milano e Legambiente che dimostrano come ben il 30 per cento degli apparecchi in uso normalmente in tutte le abitazioni non sono a norma.
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Il che, rende frigoriferi, videogame, televisori, microonde e ogni genere di elettrodomestico che prevede la modalità in standby, responsabili dell’11 per cento del consumo totale di energia elettrica e di una spesa di 60 euro a famiglia. Tra i congegni che consumano di più anche da spenti, le stampanti laser, le fotocopiatrici, i router, i decoder, i televisori, le macchinette del caffè ma, soprattutto, i videogiochi.
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Secondo Legambiente, in particolare, Playstation 3 e X-box, da spenti consumano tanto quanto da accesi e 5 volte di più di un frigorifero efficiente. Può arrivare fino a 250 euro l’anno l’incidenza sul costo della bolletta, mentre lasciare accesi i computer tutto il giorno, fino a 130 euro in più l’anno. Questo, nonostante una direttiva europea preveda che le apparecchiature elettriche in standby non superino 1w di potenza assorbita.